Inizio d’anno col brivido nell’Alto oristanese. La notizia era nell’aria da tempo, ma adesso c’è la certezza che due medici del territorio dal primo gennaio (e un terzo probabilmente a luglio) andranno in pensione. Si allarga quindi l’esercito delle persone prive di assistenza sanitaria di base. Si stima circa 6500 nell’Alto oristanese e, secondo i dati forniti dal commissario straordinario della Asl 5 di Oristano e dal suo staff in un recente incontro a Ghilarza, 50mila in tutta la provincia.

Una situazione gravissima, lo scenario peggiore di tutta l’Isola come conferma Peppino Canu, uno dei medici che cesserà il servizio il prossimo 31 dicembre e che riveste anche il ruolo di consigliere regionale. «Su 88 incarichi di medicina generale, nella nostra provincia ci sono 36 Ascot: la nostra è l’unica Asl in questa situazione disastrosa. Il problema poi è che non si tratta più di una situazione a macchia di leopardo, ma investe tutte le zone: l’Alto oristanese, il Terralbese, la Marmilla , il Montiferru. E la cosa grave è che i ragazzi non vogliono fare il lavoro di medico di medicina generale», dice Canu. E aggiunge: «Non abbiamo saputo interpretare anni fa la legge Balduzzi che faceva riferimento alle aggregazioni territoriali. Siamo in ritardo anche con gli ospedali di comunità. Sulle acuzie siamo preparatissimi, ma non si può tenere un anziano in ospedale per la frattura del femore, servono strutture adeguate».

Peppino Canu (foto Orbana)

Per congedarsi dai propri pazienti e ringraziarli, Canu ha inviato una lettera in cui ripercorre i 34 anni vissuti da medico di medicina generale. E poi un messaggio di speranza in chiusura: «Continuerò ad esercitare la professione, nella forma e nei modi che la dirigenza stabilirà, presumibilmente con l’istituzione di un Ascot che verrà attivato a Sedilo nei locali del mio ambulatorio».

Dunque, il dottor Canu, pur andando in pensione, almeno un giorno a settimana dovrebbe rendersi disponibile per chi è privo di medico. Ma a spaventare i cittadini sono anche le lunghe ore di attese all’Ascot, seppur al riguardo qualche novità potrebbe arrivare dalla Regione: «L’obiettivo – spiega infatti Canu – è riuscire a deliberare affinché tutti gli Ascot siano dotati di pc e di una figura amministrativa. Io personalmente terrò in questo momento a mie spese la segretaria». Ma prima di avere certezze sulla possibilità dell’Ascot a Sedilo e a servizio del territorio? «Spero che il primo turno venga attivato subito dopo l’Epifania, perché le persone necessitano dell’assistenza», conclude Canu.

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