Sanità bocciata, ma non solo: dall’energia al nodo dei trasporti, tutti i fronti aperti con lo Stato
Molte norme impugnate da Palazzo Chigi sono state cassate dalla Consulta: in poco più di un anno il Governo ha bocciato nove leggi sardePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Lo scontro per ora pende solo da una parte. Alla Regione non ne va bene una quando apre una vertenza con lo Stato. Tra il 2024 e il 2025 sono stati almeno nove i provvedimenti impugnati dal Governo, che vanno colpire settori nevralgici del sistema Sardegna: sanità a parte, si tratta di leggi relative all'energia, alla semplificazione delle norme in materia urbanistica ed edilizia, alla salvaguardia del paesaggio fino al trasporto locale. Molte di queste sono poi state respinte dalla Consulta.
La lunga trafila di impugnazioni da parte del Governo inizia il 30 agosto 2024, con la bocciatura della legge 5, cioè della cosiddetta moratoria. Prevedeva misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio, tra cui la sospensione per 18 mesi della realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (eolico e fotovoltaico) sul territorio sardo. Nel dicembre 2025, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma regionale.
Ma tra i nodi da sbrogliare, come detto, c’è anche la Sanità, che in Sardegna si conferma essere un sistema senza governance, sull’orlo della paralisi. Tra medici, operatori, sindacati, c’è una fortissima preoccupazione. Senza assessore, senza commissari delle Aziende, senza vertici, senza certezze di nessun tipo, con atti a rischio annullamento, sentenze di incostituzionalità, diffide, ricorsi già avviati e altri pronti a partire, cosa succederà da oggi? Un caos simile non si era mai visto, mentre i cittadini aspettano cure e servizi, M5S e Pd litigano, l’opposizione sottolinea un vuoto istituzionale estremamente pericoloso, e la presidente della Regione va avanti per la sua strada, con l’intenzione di nominare i nuovi direttori generali nella riunione di Giunta che si farà domani o l’ultimo dell’anno.
