Regionali, la nuova ripartizione dei seggiSel mette fretta al Pd: "Scelga candidato"
Slitta a dopo le festività la firma del decreto sull'indizione delle elezioni regionali.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Slitta a dopo le festività natalizie e del primo dell'anno la firma del decreto di convocazione dei comizi elettorali per le regionali in Sardegna. Lo si apprende da fonti della presidenza della Regione, nel giorno in cui il governatore Ugo Cappellacci avrebbe dovuto emanare il decreto. Il provvedimento, che indica la data dell'elezione del XV Consiglio regionale sardo, sarà firmato tra il 10 e il 15 gennaio. Attualmente la data per il voto è fissata al 2 marzo, ma sono in corso approfondimenti da parte della presidenza per valutare altre possibilità con uno slittamento di una o due settimane per la concomitanza, il 2 marzo, di eventi legati al Carnevale. Dal momento in cui il decreto sarà pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Sardegna, scatteranno gli undici giorni per presentare le liste corredate dalle firme autenticate e i 14 giorni per le candidature a governatore.
I SEGGI - I 59 seggi che verranno assegnati nelle elezioni regionali del 2014, a cui si aggiunge quello del presidente della Regione, sono stati ripartiti con un decreto del governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci. Sono 20 i seggi spettanti alla circoscrizione provinciale di Cagliari, 12 a Sassari, sei a Nuoro e a Oristano, quattro nel Medio Campidano, quattro Carbonia Iglesias, due per l'Ogliastra e cinque a Olbia Tempio. Si tratta del primo decreto che apre la strada alla convocazione dei comizi elettorali per il XV Consiglio regionale. La data del voto è prevista per il 2 marzo, salvo modifiche dell'ultima ora. Il decreto di indizione dei comizi è atteso tra il 10 e il 15 gennaio prossimo.
SEL - Il partito di Vendola ha eletto coordinatore regionale Luca Pizzuto che adesso dovrà affrontare le questioni spinose relative all'alleanza con un bagaglio di veti (giunti da più componenti del partito) sulla figura di Francesca Barracciu. Il primo della lista è il segretario regionale uscente, Michele Piras che nonostante abbia ribadito la stima nei confronti dell'europarlamentare non la riconosce come candidata capace di unire il centrosinistra.
Piras ha parlato dell'ipotesi della candidatura su Facebook, non accettando espressamente ma nemmeno rifiutando la proposta. "Io debbo ringaziare Ettore Cannavera, che è un amico, una bellissima persona e un uomo coraggioso. Essere stato proposto da lui per un incarico così importante ed impegnativo è per me ragione di orgoglio e soddisfazione. Ogni dirigente politico, se chiamato a responsabilità, ha il dovere di assumersele. Ma penso anche che - in una fase difficile come questa - sia dirimente mantenere una linea di coerenza e quindi continuare a lavorare fino all'ultimo minuto alla definizione di programma di cambiamento e speranza ed alla individuazione di un candidato Presidente condiviso e vincente. Perciò il Centrosinistra si assuma presto, prestissimo, la responsabilità di uscire dallo stallo, ci si incontri per decidere. Ora". Piras poi ha smentito "categoricamente" una sua candidatura, con un post successivo.
Il senatore Luciano Uras, dopo il secondo intervento di Piras, ha commentato: "Ringrazio Piras che in un momento così delicato ha voluto chiarire in maniera netta che Sinistra ecologia libertà non ha candidati alla presidenza della Regione. Abbiamo detto durante il nostro congresso regionale celebrato ieri e ripetiamo che il Partito Democratico, di concerto con le forze del centrosinistra, ha il dovere-diritto di indicare una personalità capace che venga dall'impegno sociale e civile e dall'alta cultura politica per portare la Sardegna fuori dalla crisi morale, sociale ed economica nella quale si trova. Sarebbe un errore che qualcuno tentasse di strumentalizzare la battaglia di cambiamento che Sel ha fatto in tutti i suoi congressi insieme alle forze democratiche, progressiste e dell'autogoverno per trovare una soluzione alle difficoltà che le istituzioni democratiche attraversano nell'opinione generale".