Fiducia confermata, sì, ma a tempo. Le parole del leader nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa, a Cagliari per incontrare il coordinatore sardo Biancareddu e i consiglieri regionali del gruppo, non chiariscono totalmente la posizione del partito in vista delle prossime elezioni regionali.

«C'è una discussione che non riguarda solo la Sardegna», spiega il segretario centrista, «ma tutte le Regioni in cui si andrà a votare a marzo e anche a giugno. Si sta discutendo all'interno del centrodestra con molto realismo e verranno trovate soluzioni regione per regione, ma per ora Solinas non è in discussione».

Un “per ora” che lascia aperti più scenari, anche se molto dipenderà dai dialoghi che verranno effettuati nell’isola: «Nell'ultimo incontro con i leader nazionali alleati», aggiunge Cesa, «si è deciso di rinviare ai tavoli regionali la discussione, prima di una eventuale definitiva scelta a Roma. L'obiettivo dell'Udc è tenere la barra del governo, nazionale e locale, al centro e in Sardegna dare una mano ai coordinatori regionali per rafforzare l'area democratico-cristiana in tutte le Regioni, tenendo unito il lavoro che Giorgio Oppi ha fatto in questa regione».

E sull’operato della giunta Solinas, si è espresso anche il coordinatore regionale Andrea Biancareddu: «C'è una questione di temperatura percepita e temperatura reale. Abbiamo fatto tanto, ma quello che si è comunicato è stato molto inferiore». Sul candidato alle prossime elezioni, l’assessore comprende «le rivendicazioni legittime degli alleati, ma anche noi diremo la nostra».

(Unioneonline/L.Ne.)

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