13 maggio 2013 alle 20:03aggiornato il 13 maggio 2013 alle 20:03
Rapina all'ospizio di Sant'Andrea Frius Le suore non riconoscono l'imputato
Confronto all'americana per la rapina dello scorso dicembre.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Da una parte dello specchio le due suore, vittime dell'agghiacciante rapina alla casa di riposo di Sant'Andrea Frius (gestita dalle religiose) del 9 dicembre 2011, dall'altra il principale sospettato di quell'assalto, Niveo Batzella, accusato anche degli omicidi di Sergio Tronci e Gianluca Carta. E' stata una classica procedura di confronto all'americana quella che ha visto sfilare oggi il presunto rapinatore di Assemini, in mezzo ai carabinieri, tutti col volto coperto con passamontagna, nel corso di una "ricognizione mascherata" chiesta e ottenuta dall'avvocato difensore Riccardo Floris. Davanti al Gup del Tribunale, Giorgio Altieri, e al pubblico ministero Maria Virginia Boi, le due suore hanno visto sfilare sia Batzella che i carabinieri, tutti incappucciati, ma alla fine non c'è stato il riconoscimento da parte delle testimoni, vittime dell'assalto del dicembre 2011 che aveva fruttato un bottino di quasi 30 mila euro. Per quella rapina c'era già stata la richiesta di patteggiamento del pentito Gianfranco Batzella a quattro anni e mezzo e di Guido Melis a quattro anni e due mesi. Quattro le suore minacciate e legate mani e piedi la sera della rapina alla casa di riposo Madra Maria Cocco. Il processo a Niveo Batzella riprenderà il primo luglio con la requisitoria del pubblico ministero, mentre proseguono le indagini sull'omicidio di Sergio Tronci, ucciso e poi bruciato nella sua auto. Chiusa invece l'inchiesta per la morte di Gianluca Carta, sequestrato e freddato con un colpo di fucile alla nuca. L'accusa ha chiesto per Batzella il giudizio immediato fissato per il 24 giugno.
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