Raccolta dei funghi ad alta tensione in Sardegna: “La legge c’è, approviamola”
Liti fra cercatori e proprietari di terreni per un’attività non normata e senza regole, i Progressisti: “Testo pronto da due anni, portiamolo in Aula”Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La legge che disciplina la raccolta dei funghi in Sardegna è pronta da due anni, ha già l’ok a larga maggioranza della commissione ma non è ancora stata approvata: manca l’ultimo, facile, passaggio in consiglio regionale.
Il testo deve arrivare subito in Aula, perché “è necessario normare un’attività che avviene praticamente ogni autunno senza regole: bisogna determinare quando e come deve avvenire la raccolta”. Inoltre “occorre dare immediata risposta ai cittadini su questo tema, particolarmente sentito dalle comunità della montagna”.
L’appello arriva dai consiglieri regionali dei Progressisti Antonio Piu e Diego Loi: quest’ultimo è anche sindaco di Santu Lussurgiu e conosce molto bene il problema.
Terreni privati violati, incetta di funghi senza rispetto delle aree, tensioni fra proprietari e ricercatoti: fatti che sono all’ordine del giorno. Bisogna mettere dei paletti, secondo i consiglieri d’opposizione.
“La Sardegna”, spiega Loi, “sconta il grave e colpevole ritardo della Regione nel recepire la Legge quadro nazionale. Con l’arrivo dell’autunno boschi e campagne si affollano di raccoglitori, un’attività che spesso crea tensioni tra raccoglitori e imprenditori agricoli. La raccolta”, prosegue, “dovrebbe essere ispirata ai principi dell’auto sostentamento e non alla speculazione, ma soprattutto basata anche sul rispetto del territorio”.
(Unioneonline/EF)