E' un personal trainer di 30 anni di Quartu, il sardo denunciato nell'ambito della maxi operazione. Li acquistava soprattutto su Internet. Quando il “carico” arrivava a casa sua, a Quartu, sistemava le pasticche in un armadio pronte per essere vendute ai frequentatori delle palestre di Cagliari e dell'hinterland. “Roba” ritenuta dai finanzieri potenzialmente pericolosa per la salute.

A. S., 30 anni quartese, personal trainer e culturista con qualche apparizione in competizioni nazionali, è uno dei sei indagati nella maxi inchiesta della Guardia di finanza che ha portato al sequestro in diverse province italiane di oltre ottocento fiale e 2100 pasticche di steroidi anabolizzanti. Sotto chiave sono finiti anche un personal computer, un ipad e denaro contante.

Sono stati i finanzieri del gruppo di Cagliari a occuparsi dell'istruttore, su delega della Procura di Latina che ha gestito l'inchiesta.

L'OPERAZIONE - Complessivamente le Fiamme gialle hanno sequestrato in diverse province italiane - tra cui Torino, Latina, Cagliari e Trento - oltre 800 fiale e 2.100 pasticche di steroidi anabolizzanti, 8 personal computer e circa 35mila euro in contanti. Sei persone, tra cui un autotrasportatore romeno residente a Torino, sono state denunciate. Le sostanze sequestrate contengono un principio potentissimo, causa di gravi danni alla salute.

L'inchiesta 'easy doping' è coordinata dalla Procura di Latina. Tra le sei persone indagate c'è un camionista romeno residente a Torino. Era lui che provvedeva ad acquistare le sostanze proibite in Moldavia e in Romania e a trasportarle in Italia, dove venivano vendute a rivenditori di integratori alimentari e in alcune palestre delle province di Latina, Cagliari e Trento. La guardia di finanza ha così smantellato un vero e proprio mercato parallelo di sostanze pericolose, che possono essere trattate solo sotto stretta prescrizione medica e farmaceutica. Ingente il valore sul mercato della merce sequestrata: una sola fiala di ormone della crescita ha un valore sul mercato di circa 500 euro. Le sostanze sequestrate vanno dal mesterolone al testosterone, dal trembolone al nandrolone. E poi ancora stanazololo, somatropina e metenolone: i loro principi attivi possono causare gravi danni per la salute, spesso irreversibili, come ipertensione, infarto, trombosi, psicosi e stati maniaco-depressivi.
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