"Ecco le prime cinquanta imprese sarde che ripudiano la guerra e rispettano le persone e l’ambiente nella loro filiera produttiva".

L'associazione di categoria "Warfree, liberu dae sa gherra" si riunisce al Conforama di San Sperate per due giorni di laboratori, proiezioni, dibattito e tanto altro. L'appuntamento è il 10 e 11 dicembre al centro commerciale.

"Immaginiamo una Sardegna - spiegano i presidenti Cinzia Guaita e Arnaldo Scarpa – come un laboratorio di dialogo nel Mediterraneo e capace di produzioni e servizi che arrivino al cliente finale come un beneficio e non come una dannazione, vorremmo che la nostra venisse identificata nel mondo come un’isola di pace". E continuano: "Si tratta di un’iniziativa che riteniamo possa essere il seme di una cultura nuova in Sardegna e nel mondo, una cultura di pace che parte dal basso e nasce da un’idea: dare il proprio contributo perché si riconverta l’economia che uccide le persone e distrugge il pianeta. Abbiamo registrato, presso l’Unione Europea, il marchio collettivo Warfree, l’unico che certifichi il ripudio della guerra da parte di un ente economico, commerciale, professionale, associativo o istituzionale. Ora vogliamo presentare i frutti del nostro lavoro". 

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