"Prima che venisse installato l'impianto la velocità media oscillava tra i 140 e i 160 chilometri orari, adesso si è ridotta, almeno per gli indisciplinati, attorno ai 120".

Per Luisa Murru, sindaco di Monastir, l'autovelox è un buon deterrente.

Solo che l'Anas, dopo il ricorso di un automobilista (immortalato dalla telecamera mentre superava abbondantemente i limiti), ha proposto alla prefettura la revoca dell'autorizzazione per l'impianto.

LA LETTERA - "L'area tecnica - scrive Anas - esaminate le argomentazioni sostenute dall'automobilista nella richiesta di revoca del provvedimento amministrativo (la multa), ritiene fondata la posizione del cittadino. Si ritiene che siano venute meno le condizioni che avevano motivato e quindi consentito l'installazione del rilevatore di velocità. In particolare, l'elevata incidentalità del tratto stradale nel tempo sono stati attenuati in seguito all'installazione della barriera metallica di fronte al distributore di benzina".

IL SINDACO - Luisa Murru non si scompone: "È solo una proposta, non spetta all'Anas decidere ma alla Prefettura. Noi, come amministrazione, siamo contrari. E non è una questione di sanzioni che si incassano con l'autovelox, peraltro sono diminuite sensibilmente nel corso degli anni, perché nelle casse comunali resta ben poco. Rimane un problema di civiltà, di abitudini e di rispetto delle regole, ecco perché non vorrei che l'impianto venisse smantellato".

BALZELLO - Che gli autovelox siano odiatissimi non è una novità, per la gran parte sono visti come l'ennesimo strumento vessatorio utile solo a svuotare ulteriormente le tasche dei cittadini. D

'altronde, la direttiva del ministro dell'Interno Marco Minniti, del 22 luglio scorso, parla chiaro: "I Comuni non potranno più installare autovelox a loro piacimento per fare cassa. Servirà il costante monitoraggio, da parte dei Prefetti, sulla collocazione dei sistemi di rilevazione della velocità affinché risultino motivati esclusivamente da condivise esigenze di sicurezza stradale. Gli impianti saranno di tre tipi: fissi (Tutor e Vergilius) temporanei (autovelox) e mobili (apparecchiatura utilizzata da un veicolo in movimento)".

LA POLSTRADA - L'indirizzo del Ministro trova d'accordo il comandante regionale della Polizia stradale Giuseppe Gargiulo ("Le strade in cui vengono installati gli autovelox devono avere certe caratteristiche"), ma l'iniziativa dell'Anas proprio no.

"È un errore - spiega - e tutto a causa di un contenzioso in corso con un automobilista che sta cercando in ogni modo di non pagare la sanzione. Credo che l'Anas sia stata un po' troppo affrettata nel ritenere superata la criticità di quel punto della strada. Tra l'altro non siamo neanche stati interpellati".

Gargiulo non fa giri di parole per chiarire la sua posizione: Noi siamo assolutamente contrari. Se gli incidenti sono calati sensibilmente in quel punto della statale, il motivo è solo legato alla presenza del rilevatore di velocità, il resto sono chiacchiere".

Insomma, per l'Anas non sarà facile spuntarla, sempre tenendo conto che l'ultima parola sarà quella della prefettura. A prescindere dall'esito del ricorso dell'automobilista sanzionato e arrabbiato.
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