Una rassegna che, fra solidi principi e proposte innovative, ha saputo fare breccia tra il pubblico della nostra Isola, creando un forte seguito: e che il 27 dicembre farà il suo ritorno a Campidarte, nelle campagne di Ussana, nella quindicesima edizione dell'Here I Stay Festival. Insieme al fulcro concertistico, con i francesi Acid Arab, i penisolani Forms e A/lpaca e tanti altri, la serata avrà anche dj-setinstallazioni audiovisive e un laboratorio per i più piccoli alle 17, un'ora prima che il palco cominci ad affollarsi. 

Alle 18 infatti darà il via alle danze Trasimeno con le sue selezioni musicali, che allieterà l'attesa per il primo live in programma. Per le 19 andrà infatti in scena "Natural Paths", progetto firmato da TVS (alias Teresa Virginia Salis) in cui la musicista e compositrice – combinando registrazioni sul campo, acustica ed elettronica e tinte dark ambient e deep techno – esplora la tensione irrisolvibile tra l'inamovibile, essenziale natura e la modernità complessa e alienante. Intermezzo con il set vinilico di Jimmy Jaguar ai piatti, prima di cedere il posto a un nuovo concerto: scoccate le 20.15 si entrerà infatti nel mondo punkeggiante e rumoroso dei Post Coital Tristesse, band underground sarda che l'anno scorso ha dato alle stampe il tagliente extended-play "Little Star". 

Si ritornerà alle selezioni in vinile per l'ora di cena, con disco e funk offerti da Yallah, prima di transitare per le 21:35 al live dei Forms, band di musicisti veterani che sperimenta lenti e inesorabili salendo musicali, in esplosioni sonore tra l'ipnotico e il funesto con sonorità tra math rock e post-punk, con i tocchi epici e cinematici del post-rock atmosferico. Ancora set vinilici ma stavolta dalle sonorità darkwave ed electronic body music, con la dj VenusBeast (Yaprak Kirdok), istambuliota di stanza a Cagliari. Dopodiché il penultimo live con gli A/lpaca, gruppo mantovano volato all'estero grazie all'esordio "Make It Better", portando il loro ibrido di krautorck, neopsichedelia e influenze punk tra Europa e America, con il secondo album "Laughter" uscito quest'anno e distribuito in Italia, Germania e Regno Unito. 

Ultimo dj-set alle 23:45 con Puta Caso (Carol Rollo) e le sue eclettiche selezioni che incrociano culture e generi diversi in un approccio militante, per chiudere poi con gli headliner finali della serata: sarà infatti il turno degli Acid Arab, il collettivo franco-algerino formato a Parigi dieci anni fa e presto sorto alla fama, girando i club di tutto il globo grazie al travolgente miscuglio di elettronica euro-occidentale con sonorità e vocalizzi tra Oriente e Nord Africa. Sulle note di un dj-set con l'energia di un concerto vero e proprio, si chiuderà un nuovo capitolo di Here I Stay. 

In un boutique festival che dal 2006 a oggi ha portato sui suoi palchi 250 artisti e gruppi, tra cui Black Lips, The Soft Moon, Liars, Mdou Moctar e tanti altri, da dieci anni Here I Stay porta avanti anche un impegno ambientale concreto, optando per un modello plastic-free e promuovendo azioni di sostenibilità ecologica e territoriale, come "Trees I Stay". Nella sua quindicesima edizione, gode del sostegno di Fondazione SardegnaMuseo Nivola e Sapori di Sardegna.

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