«Guida con prudenza, proteggi la tua vita e quella degli altri». Una frase, associata al volto di Najibe Zaher - la 19enne morta due anni fa nel tragico incidente di viale Marconi insieme a tre amici dopo una serata in discoteca - che vuole essere un monito per i ragazzi del quartiere selargino.

E per gli studenti dell’Istituto comprensivo Su Planu, dove è stato realizzato un murale commissionato dalla famiglia Zaher, papà Omar e mamma Merita, proposta ai vertici della scuola che hanno accolto subito l’iniziativa.

Nell’opera - firmata da Manu Invisible e ultimata giovedì sera - ci sono anche due immagini significative: la cintura di sicurezza slacciata, e un dado con divieti e indicazioni stradali che rappresenta la sorte. "L’idea era quella di realizzare un murale che lanciasse un messaggio forte di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale, un tema che stiamo cercando portare nelle scuole da quando purtroppo Najibe non c’è più”, dice il padre. Da qui la decisione di dipingere anche il suo volto nella facciata delle Medie di via Ariosto, la scuola che la ragazza ha frequentato.

«Aveva anche deciso che si sarebbe trasferita a vivere qui a Su Planu», ricorda papà Omar. Un inizio di vita indipendente in vista del via agli studi universitari, nella facoltà di Medicina, sogno infranto all’alba del 10 settembre 2023,

«Il suo volto, le immagini dipinte da Manu Invisible, spero possano servire per far capire ai giovani quanto sia importante la prudenza mentre si guida».

Progetto sposato dal preside Stefano Atzori, con il benestare di tutto il Consiglio d’istituto: «una testimonianza forte per gli alunni e tutto il quartiere. A settembre faremo un’inaugurazione del murale con la famiglia di Najibe e il Comune», annuncia il dirigente scolastico del Comprensivo di Su Planu, «e per il prossimo anno abbiamo in programma anche un progetto di educazione civica e stradale per i nostri studenti».

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