Un gesto di gratitudine per i momenti trascorsi a stretto contatto con la natura.

Il grande cuore di pietra occupa una piccola radura circondata da lecci e abeti dell’oasi naturalistica di Monte Arrubiu, tra Dolianova e Soleminis. Intorno alla scultura i pensieri dei bambini scritti su fogli di cartone e appesi sui grandi alberi.

Un’installazione realizzata dagli alunni della Quinta A dell’Istituto comprensivo di Dolianova nell’ambito del progetto di educazione ambientale “La Scuola bel Bosco” portato avanti per cinque anni in collaborazione con l’Agenzia Forestas che ha messo a disposizione strutture e spazi verdi.

«Il bosco ti accoglie se tu lo rispetti – scrive Serena – Il bosco ha un cuore, anche se non lo si vede batte con noi», aggiunge Rossella. Tra i bambini c’è anche chi non ha dimenticato gli anni bui della pandemia, come Sofia: «Ho sempre sentito il respiro del bosco anche quando avevo la mascherina sul viso».

È il modo dei bambini di esprimere il profondo legame che si è creato tra loro e l’ambiente naturale, afferma la maestra Francesca Saba che insieme all’artista Francesco Picciau ha guidato il progetto di educazione ambientale. Cinque anni di osservazioni di flora e fauna, passeggiate lungo i sentieri di Monte Arrubiu e letture collettive. La conclusione di un percorso festeggiata dai ragazzi insieme ai loro genitori. «È stata un’esperienza unica – sottolinea Francesco Picciau  - si è instaurato un dialogo tra cuori, quello enorme e generoso della montagna costruito con sassi grandi e piccoli raccolti sul posto e quello vibrante di energia e di emozioni dei bambini». 

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