«Pascoli contaminati e vietati ai pastori nel poligono militare di Teulada? Evidentemente la vita dei soldati vale meno di quella di una pecora, visto che invece i militari dell’Esercito devono continuare a lavorare in una zona inquinata e non certo da oggi».

Mariella Cao, attivista del comitato “Gettiamo le basi” e da 25 anni in prima fila contro la chiusura dei poligoni in Sardegna, interviene sulla vicenda che preoccupa in tanti tra Teulada e dintorni.

Il prefetto di Cagliari ha imposto lo stop al pascolo del bestiame nei terreni del poligono assegnati in co-uso a 23 aziende della zona perché gli esiti delle analisi chimiche nei campioni di terreno in alcuni punti hanno evidenziato il superamento dei limiti di legge di sostanze pericolose per la salute come cadmio, piombo e tallio.

«Sicuramente è l’effetto delle guerre simulate», prosegue Cao, «noi da 25 anni denunciamo il disastro ambientale accertato anche dalla commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito e dalle indagini della Procura di Cagliari. È arrivato il tempo di chiudere quel campo militare che ha portato tumori e povertà a Teulada, e di far partire le bonifiche».

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