«Mi porto dietro un ricordo doloroso che non auguro a nessuno però rinasce Stefano, sono nuovamente io».

L’ex assessore ai Lavori pubblici di Quartu Stefano Lilliu esulta dopo la sentenza in secondo grado di assoluzione legata all’inchiesta per la realizzazione dello stadio di Is Arenas, che avrebbe dovuto ospitare il campionato di serie A del Cagliari a fronte dell’inagibilità del Sant’Elia. Caduta l’accusa di peculato «sono più sereno. E la mente torna a qualche tempo fa, quando tutto accadde – continua Lilliu –. Lì ti cade tutto addosso, non sai come reagire perché ti sta capitando qualcosa che non ti aspetti. Mi porto dietro quello che è successo la mattina dell’arresto, il ricordo degli sguardi della mia famiglia che mi ha permesso di affrontare i momenti più difficili».

«Dopo 11 anni, per uno che non sapeva neanche cosa fosse un processo penale, mi sento libero», spiega l’ex sindaco di Quartu Mauro Contini, assolto anche lui in secondo grado. «Sono finito nel tritacarne della giustizia e per la seconda volta il tribunale ci assolve da ogni reato. Ho la soddisfazione di non aver tradito i cittadini quartesi, che mi avevano dato la loro fiducia. Dal momento in cui tutti gli organi di stampa – continua Contini – dicevano che eravamo in “odore di arresti” non mi squillava più il telefono. Ho fatto l’imprenditore per tutta la vita e ho dovuto ricominciare da zero a costruire qualcosa. Oggi però quando mi sveglio la mattina e vedo il sole penso: “ce l’ho fatta”».

(Unioneonline/v.f.)

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