Il giudice ha ordinato ad Abbanoa di dare l'acqua a Solanas; Abbanoa ancora non lo ha fatto. Non ha ricevuto il dispositivo della sentenza?

Difficile rispondere. Stamattina il legale di Acquavitana si è rivolto nuovamente in Tribunale chiedendo un intervento per sbloccare la situazione. Il giudice ha imposto ad Abbanoa di garantire 10 litri d'acqua al secondo.

Una sentenza che almeno sino a questa sera non è stato ancora applicata.

Acquavitana ha intanto attivato due fontanelle nell'abitato di Solanas, vicino all'edicola e nella via Santa Barbara dove chi si trova in emergenza è sicuro di trovare l'acqua potabile. Attivata anche una autobotte.

"Sino alla soluzione del caso-dice Alberto Cortese, presidente di Acquavitana-provederemo a razionare l'acqua, alternando l'erogazione tra le parti più alte e quelle più basse dell'abitato anche per dare a tutti l'opportunità di fare le scorte, limitando così i disagi. L'acqua arriva unicamente da quattro pozzi ma è insufficiente per tutte le esigenze.Venerdì scorso il giudice del Tribunale ordinario di Cagliari ha emesso una sentenza che impone ad Abbanoa di immettere muovamente l'acqua in rete".

La vertenza in atto fra Acquavitana (la società che gestisce il servizio idrico a Sinnai e frazioni)e Abbanoa è legata alle tariffe dell'acqua. Acquavitana ha sempre pagato con le tariffe Egas.

Abbanoa non è d'accordo. Nell'attesa di un chiarimento, il giudice ha imposto ad Abbanoa di assicurare nuovamente il servizio.

Tutto risolto? Evidentemenente no, visto che la situazione tende anzi a precipitare.Stamattina dal Comune di Sinnai è anche partita una querela. Una situazione che rischia di precipitare sotto Ferragosto se Abbanoa non risponderà all'ordine del giudice".
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