Settimo San Pietro, da Cei e Comune un contributo per il restauro della parrocchia
I fondi per la messa in sicurezza della cappella laterale sinistra e delle coperture della chiesaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il Comune di Settimo San Pietro interverrà per la messa in sicurezza e per il restauro conservativo della cappella laterale sinistra e delle coperture della chiesa parrocchiale. Lo farà mettendo a disposizione 30mila euro (ricavati da una variazione del Bilancio), come cofinanziamento di un progetto destinato appunto alla Chiesa parrocchiale.
Da interlocuzioni avute col nuovo parroco don Marco Puddu è emersa l’esigenza di intervenire nell’edificio della Chiesa con la Parrocchia che ha la possibilità di accedere ad un finanziamento della Conferenza Episcopale Italiana (Cei) di 100 mila euro che prevede un co-finanziamento. In un comunicato si legge che «anche in questo caso l’Amministrazione comunale, ritenendo doveroso intervenire per la salvaguardia di un edificio importante dal punto di vista religioso, storico e architettonico come la nostra parrocchia- ha garantito lo stanziamento di 30 mila euro che consentiranno di avere un finanziamento complessivo di 100 mila euro con i quali sarà possibile effettuare i lavori necessari».
In una nota preparata in occasione di una edizione di "Monumenti aperti” in paese, si legge che «la Parrocchia di Settimo San Pietro, ad alcuni nota come chiesa di San Pietro Apostolo, ma intitolata a San Giovanni Battista, è un bell’esempio di architettura gotica di importazione iberico catalana con rimaneggiamenti di epoche diverse. La consacrazione dell’altare maggiore risale al 1° luglio 1442 ed è quindi, insieme alla chiesa di San Giacomo in Cagliari, tra i più antichi edifici catalani. Il monumento presenta un’aula a pianta rettangolare, con una navata unica suddivisa in cinque campate tramite arcate ogivali, mentre il presbiterio di forma quadrangolare, mostra una volta a crociera stellata. Ai lati dell’edificio si aprono alcune cappelle tra le quali la prima sulla sinistra, particolarmente pregevole, è quella del Battistero. Quest’ultimo, risalente al XVII secolo, è in stile tardo-gotico e vi si accede tramite un arco ribassato, alla base del quale sono collocati due leoni stilofori, originariamente custoditi nella non lontana chiesa di San Giovanni Battista.
Una seconda cappella ha, come il presbiterio, volta stellare mentre altre due, sormontate da una cupola sono in stile barocco».
La nota di "Monumenti aperti, ricorda pure che «nella facciata piana merlata con portale architravato sormontato da un arco ogivale, una finestra sostituisce il rosone ora murato. Il campanile, considerato il più alto del Campidano, progettato nel 1627 dall’architetto Simone Montanacho, ha base quadrata e grandi finestre archiacute, ornato da archetti pensili trilobati in stile romanico-gotico, e termina con un tamburo«.
