Un tesoro nascosto nella chiesa parrocchiale di San Pietro Martire, nel centro di Guamaggiore. I lavori per il recupero dell’edificio di culto dedicato al patrono del piccolo paese della Trexenta hanno riportato alla luce alcune scodelle, cocci e antiche ampolline: reperti che verranno studiati dalla Soprintendenza per stabilire la loro storia e l’origine.

Non solo: a circa un metro di profondità dal suolo è emersa una pavimentazione più antica, che sarà anch’essa oggetto di studio e approfondimento. "La sorpresa, davvero inattesa, potrebbe aprire suggestivi scenari dal punto di vista della storia della nostra Parrocchiale”, sottolinea il sindaco Nello Cappai.

Gli importanti rinvenimenti non hanno fermato i lavori per il recupero della chiesa dedicata a San Sebastiano, chiusa dopo problemi di natura idrogeologica che ne hanno minato la stabilità. La facciata si presenta timpanata e suddivisa, in orizzontale, da cornici marcapiano. La parte centrale è scandita da due semipilastri che inquadrano il portale ligneo architravato. Nella parte superiore del prospetto si evidenzia un'ampia lunetta con vetri policromi. 

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