Scoprire il trucco, l'anello debole, per far sì che il gioco non riesca più.

Per ora sembra questo l'aspetto che sta più a cuore all'amministrazione comunale: capire come due funzionari dell'ufficio tecnico e altrettanti vigili urbani abbiano aggirato i controlli e fabbricato documenti illeciti per favorire - dietro compenso - le pratiche edilizie di un'imprenditrice.

Questo, almeno, in base alle ipotesi formulate dalla Procura. Dal 10 dicembre scorso, giorno in cui sono scattate le misure cautelari per Sergio Oriti Niosi, Franco Schirru (impiegati comunali), Raimondo Pontis e Giovanni Argiolas (vigili urbani) e Deborah Puddu (titolare della ditta Corim Pro srl), l'aria che tira al sesto piano del Municipio di via Eligio Porcu non è affatto buona.
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