Quartu in marcia contro la violenza: «Diciamo no, diciamo mai più»
Tanti cittadini, studenti e sportivi in marcia per le vie del centro per far sentire la propria voce. Tra i partecipanti anche Dalia KaddariPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Anche quest’anno, nonostante la pioggia, Quartu ha aderito in massa alla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Tanti cittadini, soprattutto giovani, si sono ritrovati per l’iniziativa ‘Quartu in marcia contro la Violenza: Diciamo No, Diciamo Mai Più!’, facendo sentire la propria voce percorrendo le vie della città, e arrivando sino a Pitz’e Serra, nel parco ormai diventato simbolo quartese di questa battaglia di civiltà.
Il 25 novembre è infatti il giorno scelto per ricordarci che la violenza va ripudiata sempre e comunque, in ogni sua forma. Perché è necessario imparare a riconoscere fin dalle prime avvisaglie la pericolosità di atteggiamenti che negano l'autonomia e la dignità. La scuola in tal senso può fare tanto: proprio dalle aule deve partire un'autentica rivoluzione culturale che insegni il rispetto verso ogni persona, che educhi all'empatia e all’accettazione del consenso come presupposto fondamentale di ogni relazione.
L'iniziativa quartese aveva appunto come filo conduttore la volontà di sensibilizzare la cittadinanza sulla violenza di genere, promuovendo una cultura di rispetto e uguaglianza. Le scuole hanno aderito in massa all’iniziativa. E a rafforzare questa volontà, questa convinzione diffusa, c’erano anche tanti sportivi quartesi capaci di raccogliere successi a livello nazionale e internazionale: da Dalia Kaddari a Manuel Cappai, da Mauro Serra a Massimo Piludu, da Pierluca Tocco a Jessica Xaxa, da Laura Frattaroli a Chiara Corongiu.
La marcia, organizzata dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione e Politiche di Genere in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità del Comune di Quartu, ha visto la partecipazione di tantissimi rappresentanti della comunità scolastica, cui si sono uniti la Scuola civica di Musica Luigi Rachel e le associazioni sportive del territorio, alla presenza delle istituzioni comunali. «Questa mattina Quartu Sant’Elena ha dato un segnale forte di partecipazione vera - ha commentato l’Assessora alla Pubblica Istruzione e alle Politiche di Genere e Diritti LGBT Cinzia Carta -. La pioggia non ci ha fermati: ragazzi e ragazze di tutte le scuole hanno camminato insieme per ribadire un messaggio che non conosce ostacoli. Ombrelli aperti, impermeabili e una grande forza di volontà di esserci e farsi sentire. È stato emozionante vedere così tanti giovani scegliere di partecipare, trasformando una giornata difficile in un momento ricco di significato. Accanto a noi anche il mondo sportivo della città, che ha accolto il mio invito e ha voluto unirsi a questa iniziativa così importante. La loro presenza ha arricchito una mattinata che rimarrà nel segno dell’impegno collettivo. Un grazie sincero a tutte le persone che hanno contribuito alla riuscita dell’evento. E un ringraziamento speciale agli studenti e alle studentesse: con le vostre parole, le letture e le riflessioni avete dimostrato una maturità profonda. La vostra voce ci fa guardare al futuro con maggiore fiducia, immaginando una comunità capace di contrastare davvero la violenza di genere».
La Presidente della Commissione Pari Opportunità Elisa Usalla ha aggiunto che «a oggi sono 85 in Italia le vittime di femminicidio dall'inizio del 2025. La maggior parte, quasi tutte, uccise proprio dal partner o dall'ex-partner. Vogliamo quindi non solo dare voce a coloro alle quali la voce è stata tolta, ma anche per rinnovare il nostro impegno collettivo nel formare una società più consapevole e trasformare questa giornata in un impegno concreto». Con partenza da piazza XXVIII Aprile, il corteo ha percorso via Vittorio Emanuele, piazza IV Novembre, via Fiume, via Polonia, via Cecoslovacchia e via Portogallo, con arrivo presso il Parco del Popolo Kurdo, laddove da qualche anno è ubicato il monumento simbolo contro i femminicidi. Nell’area verde poi l’intervento di tanti studenti, alcuni in gruppo, altri singolarmente, ognuno con il suo diverso contributo: messaggi, letture di brani, poesie e anche un’esibizione di alcune atlete della Ritmica 2000. Un’occasione per promuovere la riflessione, sottolineare i valori della Giornata, ma soprattutto ricordare il ruolo della donna nella società.
