Il contrasto alla povertà, l’accoglienza temporanea per persone in condizione di fragilità sociale, economica e abitativa, la presa in carico integrata. Sono gli obiettivi del Comune di Quartu nell’ambito del progetto finanziato con la "Misura 1.3.2 del PNRR – Next Generation EU", che ora sta prendendo forma materialmente con l’avvio dei lavori per la realizzazione del Centro Servizi, dedicato non solo al Plus Quartu-Parteolla, ma anche ad altri Ambiti dell’area vasta. Due piani dell’ex Palazzo della Solidarietà rifatti a nuovo, per una struttura ospitale, accogliente, destinata a ospitare coloro che una casa non ce l’hanno.

Sono complessivamente circa un centinaio i senzatetto censiti nell’ambito, la stragrande maggioranza relativi al territorio quartese. Potranno far riferimento al nuovo Centro Servizi sia per trovare un riparo sicuro dalla pioggia e dal freddo, sia per avere un domicilio, necessario anche ai fini di eventuali contributi sociali. Nel palazzo tra via Cilea e viale Colombo gli ampi spazi del Piano Terra saranno utilizzati per due blocchi di uffici, ma anche per un ambulatorio sociale e per una zona ricreativa, a uso temporaneo, giornaliero, dove potrà anche essere consumato qualche pasto caldo o un semplice caffè. Uno spazio dove poter dialogare e apprezzare il piacere della socialità. Il Piano Primo sarà invece suddiviso in due residenze, una per gli uomini e una per le donne, con ingressi separati e un’area per il portiere. Ogni appartamento avrà 3 stanze e zona bagni, per un totale di 11 posti letto. Con la consegna dei lavori avvenuta oggi si punta ad avere la struttura conclusa entro la fine del prossimo inverno.

Un’infrastruttura sociale innovativa, che quindi prenderà forma in pochi mesi. Gli spazi completamente ristrutturati saranno gestiti dall’ampia rete territoriale in via di costituzione grazie al contributo attivo e strutturato degli Enti del Terzo Settore (ETS). Negli scorsi mesi è stato infatti avviato il percorso di co-progettazione, strumento previsto dal Codice del Terzo Settore per valorizzare la partecipazione attiva degli ETS alla definizione e realizzazione degli interventi pubblici di interesse generale. «Il nostro lavoro consiste nell’ascoltare i bisogni del territorio per poi trovare, spesso in collaborazione con i partner delle rete sociale, le opportune soluzioni - dichiara l’Assessore ai Servizi sociali Marco Camboni -. L’avvio dei lavori di riqualificazione del Centro trasmette nuovo entusiasmo intorno a un progetto fondato appunto sulla collaborazione, nonché sulla sussidiarietà e sulla partecipazione attiva. Sarà un altro tassello del percorso avviato, un’altra opportunità per andare incontro a tante persone che vivono in condizioni di estrema difficoltà. Purtroppo a Quartu non sono poche, ma con la volontà di non lasciare indietro nessuno abbiamo ritenuto necessario realizzare questa struttura».

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