Solo otto delle 44 auto andate in fumo nel rogo di Punta Molentis, a Villasimius, valevano oltre il milione di euro. Terminata la conta dei danni, senza contare quelli ambientali, la Procura ha completato la raccolta delle denunce presentate dai proprietari dei veicoli veicoli che erano parcheggiati nella macchia mediterranea a ridosso della caletta e che sono andati distrutti al passaggio del fuoco.

A conti fatti le auto distrutte sono state 44, più della metà delle quali di proprietà di società private che le avevano date a noleggio a turisti in vacanza nell’Isola.

Basta scorrere la lista delle denunce per avere un’idea dei danni causati dall’incendio del 27 luglio scorso. Incenerite due Porsche Cayenne, alcune Bmw X4, una coppia di Audi Q6 e Q4 e due Tesla, più svariate altre auto di fascia medio-alta prese a noleggio nei vari aeroporti dell’Isola. Tra le prime parti offese individuate nell’inchiesta del sostituto procuratore Andrea Vacca, il pubblico ministero o che assieme agli investigatori del Corpo Forestale della Regione sta cercando di ricostruire l’accaduto per identificare incendiari e responsabilità, ci sarebbero anche due magistrati residente nella Penisola che si trovavano in Sardegna per vacanza, più noti imprenditori cagliaritani e numerosi turisti stranieri.

Nel frattempo gli uomini del Nucleo Investigativo della Forestale avrebbero ormai individuato con certezza in punto dove sarebbe partito il fuoco, ai bordi di una strada poco trafficata. 

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