Protezione civile, firmato il nuovo protocollo d’intesa tra Regione, Prefettura e Anci
Una nuova governance pensata per rafforzare il coordinamento tra istituzioni e territoriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È stato firmato ieri alla Fiera di Cagliari il nuovo protocollo d’intesa tra Regione Sardegna, Prefetture e Anci, che definisce l’assetto e il funzionamento dei nuovi ambiti territoriali di Protezione civile. Il documento, presentato durante l’Assemblea Anci, punta a rafforzare il coordinamento tra istituzioni e rendere più efficace la gestione delle emergenze sul territorio.
A sottoscriverlo sono stati l’assessora della Difesa dell’ambiente Rosanna Laconi, il direttore generale della Protezione civile regionale Mauro Merella, il prefetto di Cagliari Giuseppe Castaldo, la prefetto di Sassari Grazia La Fauci, il vicario del prefetto di Nuoro Giorgio Collu, il vicario del prefetto di Oristano Giuseppe Rania e la presidente di Anci Sardegna Daniela Falconi. Alla firma erano presenti anche il rappresentante del Governo per la Sardegna Sebastiano Cento, il capo del dipartimento nazionale della Protezione civile Fabio Ciciliano e la presidente della Regione Alessandra Todde.
L’assemblea è stata aperta e moderata da Falconi, che ha richiamato il lungo lavoro itinerante svolto negli ultimi mesi insieme alla Protezione civile regionale, alle Prefetture, ai sindaci e alle varie strutture operative. Un percorso condiviso — ha spiegato — che ha permesso di definire gli ambiti territoriali di Protezione civile attraverso un metodo considerato “vincente” e replicabile anche in altri settori dell’amministrazione regionale. Il prefetto di Cagliari Giuseppe Castaldo ha sottolineato la qualità del lavoro istituzionale svolto, frutto di un confronto costante tra tutti gli attori coinvolti. Il protocollo, ha spiegato, consente di chiarire ruoli e procedure operative, garantendo un coordinamento stabile e prevenendo sovrapposizioni durante le emergenze. L’assessora Laconi ha evidenziato il valore della “Protezione civile di prossimità”, ricordando che la firma del protocollo non rappresenta un punto di arrivo ma un passaggio di un percorso improntato alla condivisione. Gli ambiti territoriali e i centri operativi, ha spiegato, non saranno solo strutture fisiche, ma presidi composti da persone che monitorano il territorio anche in periodi di normalità. Gli Atpc saranno a disposizione di sindaci, tecnici comunali, volontari e operatori della Protezione civile, e fungeranno anche da luoghi di formazione. Grazie alla nuova governance, i Comuni potranno condividere risorse e diventare “i primi soccorritori di sé stessi”, migliorando la capacità di risposta del sistema regionale.
L’assessore agli Enti locali e urbanistica, Francesco Spanedda, ha rimarcato che i nuovi ambiti territoriali favoriscono una maggiore partecipazione e una migliore articolazione delle funzioni, rendendo più coerente l’azione complessiva della Regione. L’assessore ai Lavori pubblici Antonio Piu ha parlato invece di una visione innovativa che permette finalmente di dare attuazione a protocolli finora rimasti sulla carta, ringraziando in particolare i sindaci per la collaborazione. Il direttore generale della Protezione civile regionale Mauro Merella ha illustrato il percorso tecnico e amministrativo avviato nel 2021 con una ricognizione sui piani comunali, che ha permesso di individuare criticità e fabbisogni. Successivamente, il confronto con Comuni, Unioni, Prefetture, Anci e volontariato ha portato alla definizione degli ambiti territoriali, approvati quest’anno dalla Giunta regionale. Il protocollo firmato ieri formalizza l’assetto organizzativo degli ambiti territoriali di Protezione civile e ne disciplina il funzionamento. Diversi i sindaci che sono intervenuti in assemblea, tra cui quelli di Alà dei Sardi, Samassi, Bari Sardo, Ossi e Cagliari.
Il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabio Ciciliano, ha definito la giornata «storica», sottolineando come per la prima volta in Italia una Regione si doti di uno strumento così completo. A chiudere i lavori è stata la presidente della Regione Alessandra Todde, che ha parlato di territori che “tornano protagonisti”. «Oggi abbiamo un percorso con responsabilità definite, processi chiari e un’azione condivisa con i territori», ha concluso Todde.
(Unioneonline)
