Muravera, giovani imprenditori da mezza Europa a scuola da Bresca Dorada
Sono coinvolte nel progetto anche le piccole imprese del territorioPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Combattere lo spopolamento e la fuga dei giovani attraverso un confronto tra i ragazzi di età compresa fra i 15 e i 35 anni e gli imprenditori del Sarrabus e del Gerrei che sono riusciti ad affermarsi. L’incontro all’interno del progetto “Mi Attivo” si è tenuto giovedì presso l’azienda Bresca Dorada di Muravera con la partecipazione di trenta ragazzi provenienti da sei Paesi europei (compresi cinque ragazzi del territorio). Tutti territori con caratteristiche simili alla Sardegna e cioè con problemi di spopolamento e fuga dei giovani.
L’obiettivo di “Mi Attivo” – promosso dalla Fondazione “Carlo Enrico Giulini”, l’impresa sociale “Lavoro Insieme”, Terre Ritrovate, l’impresa sociale Accademia del Buon Gusto e Malik Ets – è quello «di definire percorsi personalizzati di inserimento socio-lavorativo che, a partire dai bisogni specifici delle famiglie e delle persone fragili, le accompagnino verso l’autonomia». Il territorio di riferimento è il Gerrei, la Trexenta e il Sarrabus.
Il progetto ha preso l’avvio con un premio call for ideas, in cui l’idea base era quella di riportare sulle nostre tavole lo zafferano di collina. Come passare da una produzione familiare a una artigianale? E come trovare uno sbocco commerciale con una piccolissima produzione iniziale ma che ogni anno raddoppia? Tutto l’iter è seguito dai partner del progetto: la riscoperta dell’esperienza familiare, la selezione e il recupero di bulbi autoctoni, la loro conservazione prima del nuovo impianto, la coltivazione in terreni ritrovati alla produzione, la raccolta dei fiori (che cade proprio in questi giorni) e infine la loro lenta essiccazione. Ora il progetto continua con la certificazione della qualità della produzione e della conservazione, un nuovo packaging, una nuova etichetta e la promozione di un prodotto ad alto contenuto sociale.
Nel contesto territoriale di riferimento (Gerrei, Sarrabus e Trexenta), si riscontrano problemi di marginalità, abbandono scolastico, fuoriuscita precoce da tutti i sistemi codificati di empowerment, autopromozione, formazione e autoimpiego: elemento, quest’ultimo, che contribuisce all’abbandono da parte dei giovani – soprattutto quelli più qualificati – di questo territorio, per cercare altrove maggiori opportunità lavorative.
MiAttivo mette in campo azioni che favoriscono il contrasto della povertà e la definizione di percorsi personalizzati di inserimento socio-lavorativo che, a partire dai bisogni specifici delle famiglie e delle persone fragili, le accompagnino verso l’autonomia. I destinatari del progetto sono i giovani residenti nel territorio del Gerrei, nel quadro di un processo che parte con l’ingaggio, prosegue con l’attivazione, i percorsi di coaching e la formazione, per chiudersi con la finalizzazione, ovvero la predisposizione di un progetto professionale individualizzato. Sono coinvolte nel progetto anche le piccole imprese del territorio, compresi Sarrabus e Trexenta, attraverso una progettazione integrata che supporta i processi di innovazione produttiva e di promozione territoriale
