Sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte di Valeria Sollai, la 62enne deceduta la notte scorsa al Policlinico universitario di Monserrato, dove era ricoverata in rianimazione da settimane. Il magistrato di turno ha disposto il sequestro della salma, che verrà sottoposta agli accertamenti medico-legali.

Sollai è arrivata al pronto soccorso lo scorso luglio, dopo aver consumato un panino in un chiosco della Fiesta Latina.

Inizialmente le sue condizioni sembravano in miglioramento, «tanto che – racconta il cugino Gianni Milia – ieri si parlava addirittura di riabilitazione. Poi, improvvisamente il peggioramento del quadro clinico fino al tragico epilogo».

Cuoca nella scuola materna “Monumento ai Caduti” in via del Redentore, a Monserrato, era conosciuta da tutti come una persona solare e generosa.

«Si è data tanto per i nostri bambini – ricorda il sindaco Tomaso Locci – la notizia ci addolora profondamente. Saremo presenti ai funerali come comunità, così come abbiamo fatto per Roberta Pitzalis, l’altra vittima della stessa vicenda. È una perdita che colpisce tutti noi».

Il cugino, ancora molto scosso, sottolinea le analogie con il precedente decesso: «È assurdo che una persona esca per una serata di relax, vada a una festa, mangi un panino e finisca in ospedale. Lei era con le sorelle, tutte hanno mangiato lo stesso panino, ma solo lei si è sentita male. Stavano festeggiando le dimissioni dall’ospedale della sorella più grande e poi? Una festa che si è trasformata in tragedia».

Valeria Sollai lascia il marito, Angelo Aru, e un figlio, Alessandro, carabiniere in Campania, che, contattato telefonicamente dalla nostra redazione, preferisce non parlare «È un momento molto particolare, scusatemi», le uniche parole che con la voce rotta dal dolore è riuscito a pronunciare.

Ma proprio lui, nelle prime settimane di ricovero della madre, ha lanciato sui social un appello alla prudenza: «Si consiglia vivamente di non mangiare cibo delle bancarelle nelle prossime settimane. I sintomi da non sottovalutare sono: visione doppia, difficoltà di coordinazione, mal di testa, problemi di deglutizione e di parola. In presenza di questi segnali, recatevi subito al pronto soccorso».

L’autopsia, che verrà eseguita nei prossimi giorni, sarà decisiva per stabilire se la morte della donna sia da ricondurre direttamente all’intossicazione da botulino o ad altre complicanze insorte durante il ricovero.

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