Maracalagonis, bretella fra le due 554: il Comune scrive a Regione, Anas e ministeri
L’amministrazione punta sulla “soluzione 1”, ritenuta più sostenibile e condivisa dai ComuniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sulla vicenda della bretella fra le due 554 il Comune di Maracalagonis ha inviato nei giorni scorsi una lettera alla Regione Sardegna, all’ANAS, a diversi ministeri, compreso quello dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e alla Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.
«Scendendo nei particolari della proposta (soluzione 1) sostenuta da tutti i Comuni interessati e dalla Città Metropolitana di Cagliari, si legge nella nota del Comune – la bretella si innesterà sul cavalcavia tra la nuova 554 e Gannì. Il primo tratto, completamente nuovo, su quattro corsie, attraverserà il territorio di Maracalagonis con un tracciato che non creerà ostacoli al futuro ampliamento della zona industriale e prevede anche una serie di sopraelevate con gli svincoli sulla strada provinciale per Maracalagonis e su tutte le strade interne attraversate dal nuovo tracciato.
Detto tracciato era già stato progettato da ANAS e per il quale il Comune di Maracalagonis aveva già predisposto vincoli e fasce di rispetto. Ad oggi appare evidente che tale progetto sia stato dimenticato da ANAS e Regione, ma a nostro avviso è ancora vigente e attuabile. Considerato che nell’incontro tenutosi il 15 aprile 2025, alle ore 10:00, presso l’Assessorato dei Lavori Pubblici in Viale Trento n. 69 a Cagliari, sono emerse le conferme dei pareri negativi espressi da tutti i Comuni interessati e presenti, i quali hanno già ampiamente prodotto pareri contrari in fase di VIA, e che in conferenza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici è emersa la volontà che venga sospesa e abbandonata la soluzione 2, ci chiediamo per quale motivo la Regione Sardegna continua a proporre, così come appreso nel corso della riunione del 15 aprile, la soluzione 2, rigettata da tutti, e per quale motivo ANAS ha continuato a non sostenere i Comuni coinvolti, la Città Metropolitana e i Ministeri, i quali chiedono di attivarsi per la soluzione 1, utilizzando ancora risorse finanziarie pubbliche per un progetto non condiviso.
Pertanto, i firmatari della presente, congiuntamente, chiedono all’Assessorato Lavori Pubblici Regione Sardegna di attivarsi quanto prima, fissare un incontro con tutti i soggetti interessati e trasferire tutti gli adempimenti progettuali all’ANAS per portare avanti la soluzione 1, di cui alleghiamo stralcio progettuale in nostro possesso, senza incorrere in sprechi di denaro pubblico per proposte non accettate dal territorio e non condivise da numerosi enti.
La soluzione n. 1, già progettata nel 2002, risultava invece la più sostenibile e condivisa, come confermato dai Comuni di Quartu Sant’Elena e Quartucciu. Nonostante ciò, ANAS ha scelto di procedere nuovamente con la soluzione n. 2, avviando un nuovo procedimento di V.I.A. e una nuova consultazione ambientale pervenuta dal MASE nei giorni scorsi.
Criticità principali della soluzione n. 2
Le problematiche connesse a questa soluzione sono state ampiamente documentate in numerose note ufficiali, a firma della sindaca di Maracalagonis, dei sindaci di Quartucciu e Quartu Sant’Elena, della Città Metropolitana di Cagliari e di diversi apparati regionali.
In sintesi, si legge ancora nella nota del Comune: la soluzione n. 2 comporta un grave danno al sistema produttivo agricolo del territorio “Marese”, sottraendo ettari di terreno fertile alle imprese locali; prevede espropri ingiustificati di terreni agricoli, privando i piccoli agricoltori di una fonte primaria di reddito; ha un impatto ambientale e paesaggistico estremamente negativo, con l’abbattimento di specie arboree, opere di scavo profonde e la distruzione di aree verdi preziose, compromettendo la vocazione agricola della zona e i principi di sostenibilità territoriale.
