L'affetto di Assemini per "Deniz", il filippino picchiato alla fermata del bus
In centinaia hanno partecipato al corteo di solidarietà, ribadendo il no alla violenza e al razzismoPiù di 300 persone hanno partecipato questa sera ad Assemini al corteo di solidarietà nei confronti del cameriere filippino picchiato a Cagliari perché scambiato per un cinese e accusato di poter trasmettere il coronavirus.
Striscioni, slogan e tanto affetto per Demetrio "Deniz" Elida, picchiato alla fermata del bus la notte del 6 febbraio: "Cinese, ci infetti col coronavirus", gli hanno detto tre balordi prima di pestarlo. Per lui una prognosi di 30 giorni.
Proprio il sindaco Sabrina Licheri, che aveva subito manifestato il proprio disappunto su Facebook, ha organizzato la manifestazione per il concittadino che da qualche anno ormai vive ad Assemini.
"Mostriamo l'Assemini che siamo. Vogliamo scendere in strada per manifestare la nostra solidarietà a Deniz e per ribadire con forza il nostro no ad ogni forma di violenza, no al razzismo. E chiediamo ad ogni asseminese che si sente offeso da questa azione spregevole e sente il bisogno di mostrare la sua distanza, di manifestare con noi. Dimostriamo quanto siamo diversi", aveva scritto la prima cittadina.
Frasi che la Licheri ha ribadito ancora oggi durante il corteo, cui hanno partecipato tanti ragazzi delle scuole.
(Unioneonline/L)