Dalla sua casa di Monserrato è partito alla ricerca di un lavoro in giro per il mondo, con la bandiera dei Quattro mori nella valigia e tanta voglia di far conoscere la propria Isola agli altri: questa è la storia di Andrea Atzeni, classe 1988, ormai da un anno rientrato alla base a causa della pandemia. Ma spera di poter ripartire al più presto non appena i vaccini e i passaporti sanitari glielo permetteranno, per arricchire la collezione di foto con sfondi internazionali. Finora ha visitato quindici Paesi, quasi tutti extraeuropei.

A scuola

L'avventura di Andrea Atzeni inizia quando sceglie gli studi, dopo la licenza media aveva le idee chiare sul futuro: voleva viaggiare. La decisione è quella di optare per lo studio delle lingue straniere, nel 2008 arriva il diploma al linguistico. Impara inglese, francese e tedesco. Dopo qualche lavoretto saltuario arriva anche la decisione di iscriversi all'università, corso di studi in scienze motorie: la laurea è del 2014. «Sono riuscito a trovare qualche impiego all'interno delle palestre, ma ho sempre avuto l'idea di partire», spiega Atzeni.

Sul giornale

«La svolta è arrivata quando, rispondendo ad un annuncio trovato su L'Unione Sarda, ho trovato la mia prima occupazione negli Stati Uniti». Infatti alla fine del 2014 vola a Orlando, in Florida, dove viene assunto a Disney World per lavorare in un ristorante italiano: «Una bella esperienza che mi ha dato la possibilità di viaggiare tanto», spiega Atzeni, «appena avevo qualche giorno libero andavo su e giù per gli Stati Uniti». Scaduto il contratto non si è perso d'animo e continua con i suoi viaggi: «Ho sfruttato ancora la possibilità di stare in America, il visto era ancora valido. Alla scadenza sono comunque dovuto rientrare in Italia». Ma non ha fatto neanche in tempo a mettere piede dentro la sua casa di via Marcello a Monserrato che già stava preparando la partenza verso l'Australia.

Agli antipodi

«Appena rientrato a casa ho prenotato i biglietti per andare dall'altra parte del mondo», racconta ancora Atzeni, «la destinazione era Sydney. Sono stato lì per due anni e mezzo, un periodo abbastanza soddisfacente anche dal punto di vista economico». La vita in Australia ha costi sicuramente più alti dei nostri ma i redditi vanno di pari passo: «Facevo il cameriere e il barista ma vi assicuro che lo stipendio mi permetteva di pagare agevolmente affitto, bollette, uscite serali e anche i viaggi», precisa ancora, «dall'Australia sono riuscito a visitare il sudest asiatico». Dopo l'Australia Andrea Atzeni vola verso la Nuova Zelanda: «Inizialmente Auckland, dove sono rimasto 5 mesi prima di traferirmi a Wellington». A dicembre 2019 chiude l'avventura a Wellington e decide di rientrare in Sardegna, non prima però di fare un ulteriore passaggio: «Sono partito dalla Nuova Zelanda in direzione Los Angeles e ne ho approfittato per un giro in California», spiega ancora Andrea Atzeni, «ho fatto poi un salto alle Isole Cayman prima di passare 5 giorni a New York e da lì imbarcami verso Cagliari».

Il rientro

Siamo arrivati a febbraio 2020 quando arriva una chiamata da Londra: «C'era la possibilità di andare a lavorare in un hotel, non mi sono fatto pregare. Ho fatto i biglietti e sono partito». Purtroppo però la pandemia stava prendendo il sopravvento sul mondo e anche Andrea Atzeni, a causa dei lockdown, è stato costretto a rientrare in Sardegna. «Non vedo l'ora di poter nuovamente partire verso il mondo, nell'attesa ho ripreso gli studi universitari così investo il mio tempo. La voglia di ripartire è comunque tanta», racconta ancora Atzeni, «consiglio a tutti i ragazzi, soprattutto ai neodiplomati, di viaggiare. Non sarebbe male che ognuno si prenda un anno sabbatico dopo il diploma per vedere come è fatto il mondo realmente e toccarlo quindi con mano, si tratta di una esperienza impagabile».

Paolo Melis

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