Identità e salute mentale, a Chia il congresso nazionale dei terapeuti della Sitcc
L'appuntamento, riunirà oltre 600 tra psicologi, psichiatri e psicoterapeuti da tutta ItaliaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Torna in Sardegna, dopo 17 anni, il Congresso Nazionale della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva (SITCC), giunto alla sua XXII edizione.
L'appuntamento, che riunirà oltre 600 tra psicologi, psichiatri e psicoterapeuti da tutta Italia, si svolgerà dal 9 al 12 ottobre al Chia Laguna Resort.
Tema centrale dell’edizione 2025 sarà “Uno, nessuno, centomila: l’enigma dell’identità”, un argomento quanto mai attuale in un’epoca segnata da profondi cambiamenti culturali, sociali e tecnologici. Identità, agency, conflitti cognitivi, evoluzione del sé e nuove prospettive neuroscientifiche saranno al centro di un confronto multidisciplinare che punta ad arricchire la pratica clinica dei professionisti della salute mentale.
«Le sfide che ci attendono sono epocali e richiedono una formazione eccellente, aperta a più discipline», afferma Antonio Fenelli, neuropsichiatra e responsabile scientifico del congresso insieme alla psicologa Cecilia Volpi. Il programma prevede oltre 250 relatori, con 4 sessioni plenarie, 6 semi-plenarie, 10 masterclass, 20 clinic class e 60 simposi, oltre a tavole rotonde e comunicazioni libere.
Tra gli ospiti di rilievo spiccano Guillem Feixas, noto per la sua Repertory Grid Technique e le ricerche sull’identità digitale, Michael Tomasello, studioso americano dell’evoluzione dell’agency, e lo scrittore e fisico Paolo Giordano, autore de La solitudine dei numeri primi, che interverrà sul legame tra scienza e identità umana.
Il congresso si concluderà con una sessione plenaria dal titolo “Uno sguardo sull’identità”, che tirerà le fila dei dibattiti affrontati e proverà a restituire una visione condivisa sul futuro della terapia cognitivo-comportamentale.
Particolarmente simbolica anche la scelta della sede: «Discutere di identità in Sardegna ha un significato profondo – sottolinea Fenelli –. Questa è una terra con una coscienza forte delle proprie radici e tradizioni. Non è solo mare e natura: è anche cultura, arte, e una storia giuridica avanzata, come quella della Carta de Logu voluta da Eleonora D’Arborea nel XIV secolo».
(Unioneonline/Fr.Me.)