“Esco ma penso”: progetto innovativo per i giovani a Sestu
Ideato dal centro Attivamente, affronta i rischi delle uscite serali: alcol, droghe, rissePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il centro Attivamente di Sestu sta diventando un modello da seguire. Nato come sperimentazione, oggi è una realtà consolidata che, grazie alla supervisione di specialisti e all’attenzione al benessere psicologico individuale, si sta trasformando in un vero punto di riferimento per i giovani e le famiglie. Le richieste di informazioni sulla gestione arrivano ormai anche da altri comuni. Il progetto è gestito da Ifos in collaborazione con l’Ufficio Minori del Comune di Sestu e si avvale della presenza di tre psicologi. Conta già oltre 200 iscrizioni di ragazzi fino ai 14 anni, con una media di 50 giovani presenti a ogni apertura.
«Accompagnare i ragazzi a comprendere e gestire le dinamiche della vita sociale è fondamentale per prevenire situazioni di rischio e promuovere il benessere», spiega Luca Pisano, psicologo psicoterapeuta e direttore del Master in Criminologia di Ifos. «Il centro ha riscosso grande successo, non solo tra i ragazzi ma anche tra i genitori. Offriamo supporto allo studio, momenti di svago e attività educative, con particolare attenzione al comportamento verso gli altri. Dopo Sestu ci hanno chiamato altri comuni. Da luglio abbiamo infatti aperto una nuova sede nella zona di Oristano grazie al passaparola dei genitori».
Da settembre partirà un nuovo progetto, dal titolo significativo: "Esco ma penso". L’iniziativa è rivolta a studenti delle scuole medie, famiglie, insegnanti e affronta i rischi connessi alle uscite serali, come l’abuso di alcol, il consumo di droghe e la partecipazione a risse. «Non vogliamo dare divieti, ma strumenti», sottolinea Pisano. «Trasmettiamo l’idea che esista un divertimento sano, che esclude alcool, rissa e violenza. Sestu è il primo comune a sostenere questa innovativa coprogettazione».
L’impatto del centro è confermato anche dalle famiglie. «Mia figlia frequenta Attivamente dall’inverno scorso e ci va sempre con entusiasmo», racconta Marianna Tibosini, mamma di una giovane di 13 anni. «Videogiochi, biliardino e aiuto compiti sono proposte studiate sui bisogni dei giovani. Se dovessi dare un voto da 1 a 10, darei sicuramente 12 - afferma entusiasta - anche per il grande ascolto e la considerazione che riceviamo dagli educatori». Soddisfatta la sindaca di Sestu, Paola Secci, insieme all’assessore alle politiche sociali Mario Serrau: «È un progetto fortemente voluto e frutto di collaborazioni importanti con Ifos. I ragazzi trovano uno spazio sicuro dove divertirsi e socializzare sotto la guida di professionisti». Tra le attività più apprezzate spiccano quelle motorie di gruppo e gli egames. «Giocare sotto la supervisione di esperti – conclude Serrau – aiuta i giovani a gestire la frustrazione, a non esagerare con le ore di gioco e soprattutto a divertirsi responsabilmente»