Capoterra, la strada che costeggia il lago è poco sicura: protestano i residenti
Una rete ombreggiante e qualche new jersey separano via Santa Barbara da uno strapiombo di 10 metri. Il sindaco: «Presto i lavori»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Uno strapiombo di dieci metri sul ciglio della strada, una barriera di protezione rappresentata da una rete ombreggiante da giardino e qualche new jersey di plastica: da quando sono iniziati i lavori per la messa in sicurezza del lago di Poggio dei Pini, la strada vicinale Santa Barbara è diventata un percorso denso di pericoli. Dopo le proteste dei residenti, per invitare gli automobilisti a moderare la velocità è stato posizionato qualche cartello, ma la sostanza non cambia: impossibile dormire sonni tranquilli con un precipizio a due passi dalla carreggiata.
Paola Espa, ex consigliera comunale e residente a Poggio dei Pini, nell’ultimo anno le ha provate tutte per rendere quella strada sicura, ma i suoi tentativi non hanno sortito i risultati sperati: «Ho chiesto l’intervento del Corpo forestale, della polizia locale e del Consorzio di Bonifica, ho presentato anche un esposto il procura, ma nulla è cambiato. La pericolosità di questa strada è sotto gli occhi di tutti, un’area di cantiere dovrebbe essere messa in sicurezza, mi chiedo cosa potrebbe accadere se un pullman si allargasse troppo o due auto si scontrassero: non è certo con le reti ombreggianti e inew jersey di plastica – oltretutto vuoti – che si evitano le tragedie. Se proprio non vogliono mettere in sicurezza via Santa Barbara, potrebbero chiuderla al traffico come era accaduto durante l’alluvione e dirottarlo nelle strade laterali».
Il sindaco, Beniamino Garau, spiega la situazione: «I lavori verranno ultimati a breve, in ogni caso entro due settimane la strada verrà chiusa al traffico per consentire la realizzazione degli interventi finali. Via Santa Barbara non è stata chiusa al traffico in tutti questi mesi per non creare disagi ai cittadini, ma tutti sanno che quella è una zona di cantiere e si procede – come dicono chiaramente i cartelli – a 20 km orari. Chiediamo ai residenti ancora un po’ di pazienza, la strada verrà messa in sicurezza in tempi brevi». Roberta Maxia, comandante della polizia locale, ha seguito la faccenda sin dall’inizio: «Dopo il nostro primo intervento sono state posizionate le barriere e sono comparsi i cartelli per ridurre la velocità, nei prossimi giorni incontreremo nuovamente l’impresa che sta gestendo i lavori per individuare nuove misure di sicurezza». Gaetano Crocco, assessore alla Viabilità, ammette la pericolosità del percorso: «Così com’è non può garantire la sicurezza di chi la percorre, l’unica soluzione è chiuderla sino alla fine dei lavori e dirottare il traffico nelle altre strade».