Cagliari, il comando provinciale dei carabinieri saluta i maggiori Capula e Meloni
I due ufficiali lasciano la guida delle rispettive Compagnie per assumere nuovi incarichiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Questa mattina, nella sede del comando provinciale dei carabinieri di Cagliari, il comandante provinciale Luigi Grasso ha rivolto un saluto di commiato a due ufficiali che lasciano la guida delle rispettive Compagnie per assumere nuovi incarichi: si tratta dei maggiori Massimo Meloni e Francesco Capula.
Il generale Grasso, nel ringraziarli per l’impegno, la professionalità e la dedizione dimostrati negli anni trascorsi al comando, ha sottolineato come i risultati conseguiti costituiscano patrimonio prezioso non solo per l’Arma, ma per l’intera comunità del territorio. Ha quindi formulato ai due ufficiali i migliori auguri di buon lavoro per le nuove e impegnative responsabilità che li attendono.
Il maggiore Massimo Meloni, dopo cinque anni al comando della Compagnia di San Vito, è destinato ad assumere la guida della Compagnia carabinieri polizia militare aeronautica militare a Decimomannu. Durante la sua permanenza, ha incrementato la presenza sul territorio e diretto personalmente molte indagini che hanno portato a rilevanti risultati: dallo smantellamento di piantagioni di cannabis e reti di spaccio, alla repressione di rapine e violenze sessuali, fino alle operazioni contro la piaga estiva dei furti nelle abitazioni e sulle auto in sosta nelle aree turistiche del Sarrabus e di Villasimius. Sotto la sua guida, i reparti hanno saputo coniugare azione investigativa e presidio quotidiano del territorio, garantendo sicurezza e vicinanza ai cittadini.
Il maggiore Francesco Capula, da settembre 2021 al comando della Compagnia di Villacidro, assumerà ora la guida della Compagnia dei carabinieri di Bono. Durante i quattro anni di permanenza, ha gestito con equilibrio e fermezza situazioni complesse: dalle manifestazioni degli attivisti contro l’occupazione militare a Capo Frasca, alle proteste legate alla costruzione dell’impianto eolico di Villacidro, fino alle attività di contrasto alla criminalità, tra cui spicca l’arresto dell’autore dell’omicidio di San Gavino Monreale e il sequestro di una maxi piantagione di marijuana a Guspini. Accanto a questi interventi, ha promosso iniziative di prevenzione nelle scuole e collaborazioni con le associazioni locali e il centro antiviolenza di Sanluri, rafforzando il legame tra Arma e comunità.
La cerimonia, sobria e sentita, ha rappresentato non solo un momento di saluto istituzionale, ma anche un’occasione di condivisione e riflessione. Se è innegabile il fatto che ogni comandante lasci un segno del proprio operato e consegni al successore un’eredità fatta di esperienze, rapporti con il territorio e risultati conseguiti, è altrettanto vero che i cambi di comando costituiscono un nuovo inizio che rinnova l’azione dell’Arma e arricchisce l’intera comunità.
Il comandante provinciale, nel suo saluto, ha voluto rimarcare come il servizio dell’Arma si fondi su valori immutati – dedizione, spirito di sacrificio, dialogo e vicinanza alla popolazione – che trovano concreta espressione nell’azione quotidiana dei Comandi territoriali. In questo quadro, il passaggio di testimone tra ufficiali diventa un momento di rinnovato impegno a favore della sicurezza e della serenità dei cittadini, che costituiscono il centro della missione istituzionale dei carabinieri.
(Unioneonline)