Arrestati per spaccio, due giovani di Sinnai verranno ricordati soprattutto per essere i primi, nella provincia di Cagliari - dopo la convalida e prima di tornare in libertà - a essere stati sottoposti al test del DNA che andrà ad alimentare la banca dati nazionale.

Una novità in vigore dallo scorso 10 giugno: il prelievo di campioni biologici è scattato puntuale anche nel carcere di Uta dove sono già stati fatti più di quaranta prelievi sui detenuti con fine pena e sui nuovi carcerati.

Arrestati venerdì dai carabinieri della stazione di Sinnai, due giovani del paese si sono presentati in Tribunale per il processo per direttissima.

I due hanno ottenuto i termini a difesa: il giudice li ha rimessi in libertà con l'obbligo di firma tre volte alla settimana. I due giovani, prima di riacquistare la libertà, sono andati negli uffici della compagnia di Quartu per sottoporsi al prelievo del dna attraverso un tampone "via bocca".

Ad attenderli un carabiniere che ha seguito un corso di formazione per il prelievo e per il successivo inserimento del test nella banca dati nazionale.

Si tratta del primo caso di persone arrestate che prima di tornare in libertà si sono sottoposte al prelievo.
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