Degrado, trascuratezza, ghiacciaia d’inverno e forno d’estate. È l’immagine che si trovano davanti, ormai da anni, i cittadini di Esterzili ogni volta che varcano — o tentano di varcare — la soglia dell’ambulatorio Asl di via Fra Antonio Maria.

Una struttura che dovrebbe garantire cure e sicurezza e che invece, secondo la denuncia formale del sindaco Renato Melis, si è trasformata in un luogo «in condizioni di degrado tali da esporre gli utenti a rischi continui». 

Il primo cittadino, che è anche responsabile dell’area tecnica del Comune, non usa mezzi termini: cancelli arrugginiti, inferriate deteriorate, scale pericolanti e un montascale per disabili «presente ma inutilizzabile da anni».

E, nonostante segnalazioni ripetute nel tempo, nulla sarebbe cambiato.

Ma il problema non si limita alle barriere architettoniche. Durante le giornate fredde — come quelle di queste settimane — l’ambulatorio si trasformerebbe in un vero e proprio frigorifero a causa del sistema di riscaldamento non funzionante.

«La gente entra sana ed esce malata», denuncia Melis, che evidenzia anche come molti utenti siano costretti a rimanere all’esterno in attesa del proprio turno.

A pagare le conseguenze dell’incuria non sarebbero solo i cittadini: anche il personale sanitario, che garantisce appena due turni ASCOT a settimana, si troverebbe a operare in condizioni limite. «Mi chiedo come faccia un medico a resistere in queste situazioni», scrive il sindaco.

Melis chiede dunque l’attivazione immediata di tutte le misure necessarie per ristabilire sicurezza, funzionalità e condizioni igienico-sanitarie adeguate in una struttura essenziale per la comunità montana.

© Riproduzione riservata