Lo sfratto è stato rinviato di un mese. Nei campi di Decimoputzu l'ufficiale giudiziario ha trovato il Consiglio comunale riunito per la circostanza  dal sindaco dimissionario Alessandro Scano.

C'era anche tanta gente e pure i carabinieri per l'ordine pubblico. Protagonista un agricoltore che ha perso casa, azienda e serre per pochi spiccioli. Lo sfratto non è stato cancellato, ma solo rinviato come detto di 30 giorni con la speranza che nel frattempo il contadino riesca a trovare una casa in affitto per lui e la famiglia col rischio che intanto diventi un altro disoccupato.

Tanta la solidarietà all'uomo, da parte dell'intero consiglio comunale e dei compaesani che sono arrivati sino al cancello di quella che è stata la sua azienda. Il sindaco, l'ufficiale giudiziario e l'avvocato dell'agricoltore si sono incontrati per affrontare il problema che sta da tempo investendo tante altre aziende nelle campagne di Decimoputzu. Alla fine si è deciso per il rinvio di un mese.

"La situazione è drammatica: – ha spiegato il sindaco Scano – a inizio mese mi sono dimesso, consegnando la fascia tricolare al prefetto: gli sfratti in periodo di pandemia sono stati sospesi. Eppure oggi si è rischiato un altro sfratto. Siamo davvero preoccupati. Il paese è stretto a tutte le famiglie di agricoltori che rischiano lo sfratto per debiti spesso irrisori. Uno dei tanti casi, purtroppo. Una vicenda con risvolti sociali drammatici".

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