La Regione dà gambe al servizio “Pronto intervento rosa”, nato per tutte le donne sarde vittime di violenza, in situazioni di grave rischio e che non trovano posto nelle case rifugio per carenza o per mancanza dei requisiti.

La giunta su proposta dell'assessore della Sanità Armando Bartolazzi ha approvato una delibera con le indicazioni per la gestione del servizio, istituito con una legge regionale nel 2018.

«Il pronto intervento per donne vittime di violenza ed eventuali figli minori, che necessitano di messa in protezione immediata, dovrà garantire la possibilità di accesso immediato all'interno delle soluzioni abitative individuate 24 ore su 24, festivi compresi», si legge in una nota della Regione, «e alta protezione, per periodi brevi (minimo 1 giorno, massimo 1 mese), ma sufficienti per una prima valutazione, finalizzata a individuare tempi e modalità adeguati al percorso di fuoriuscita dalla violenza».

(Unioneonline)

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