28 luglio 2010 alle 22:03aggiornato il 28 luglio 2010 alle 22:03
Pirri, tragica lite in pizzeria:ucciso un commerciante
Prima un'accesa discussione con un senegalese, forse per una ragazza, poi un fendente letale alla gola col collo tagliente di una bottiglia di birra spaccata. Simone Naitana, commerciante ittico di 29 anni di Monserrato, è morto nel giro di pochi minuti per la profonda ferita che gli ha reciso la carotide.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sull'asfalto davanti alla pizzeria "Cip e Ciop" di via Italia a Pirri, frazione di Cagliari, una vasta pozza di sangue segna il punto dove la notte scorsa, poco dopo le 22.30, si è consumata la tragedia. In manette, accusato di aver ucciso il commerciante, è finito Ismail Duiff Ndiaye, senegalese di 45 anni, arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Cagliari che stanno ancora indagando sull'accaduto, coordinati dai sostituti procuratori Marco Cocco e Danilo Tronci. Naitana, secondo una prima ricostruzione tuttora al vaglio degli investigatori, sarebbe intervenuto per difendere una ragazza che era stata importunata dall'extracomunitario. Durante la discussione, il colpo letale con la bottiglia che il senegalese avrebbe raccolto da terra e spaccato. Il trentenne è stato soccorso da un'ambulanza del 118, ma è morto durante la corsa all'ospedale. Stamane, in Procura, i magistrati hanno ascoltato i testimoni: il titolare della pizzeria, le due figlie e un giovane che avrebbe assistito all'episodio. Secondo quanto raccontato da una delle ragazze presenti nella pizzeria, il cittadino senegalese, descritto come un uomo molto alto e forte fisicamente, si presentava spesso nel locale per bere birra e già in altre occasioni aveva dato problemi per essersi ubriacato. Qualche ora prima, durante la notte, gli inquirenti avevano interrogato in carcere Ismail Diuff Ndiaye, assistito dall'avvocato di fiducia Alberto Fontana, che avrebbe parlato di autodifesa, fornendo una versione dei fatti completamente diversa da quanto emerso dalle testimonianze. Secondo quanto riferito dal suo legale, il senegalese sarebbe stato aggredito da Naitana e da un suo amico, probabilmente per uno scambio di persona. Dopo essere stato minacciato e colpito, pare con dei tubi di plastica, l'uomo avrebbe anche chiamato il 112 per denunciare l'episodio: la telefonata, fatta verso le 22 dal cellulare dell'extracomunitario, risulterebbe dai tabulati e sarebbe uno dei punti al vaglio degli investigatori. L'altro particolare da ricostruire riguarda la scintilla che ha innescato il litigio, da qui la convocazione in Procura dei testimoni che dovranno chiarire anche se il fendente sia partito al termine della lite o durante la colluttazione. Domani mattina l'autopsia sul corpo del commerciante ucciso.
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