Parchi senza guida in Sardegna: «Vittime dello scontro interno alla destra»
All’Asinara il direttore è in scadenza martedì prossimo: continuano i problemiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Se il parco nazionale di La Maddalena e quello Geominerario storico ambientale sono privi di un presidente, il parco nazionale dell’Asinara fra quattro giorni rischia di trovarsi senza neppure un direttore, in scadenza martedì 11 febbraio. Le nomine dei commissari straordinari? Saltate all’ultimo minuto. Il ministro per l’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha ritirato il decreto di nomina che indicava come commissario straordinario del parco dell'Asinara, Gianluca Mureddu, biologo maddalenino già consigliere del consiglio direttivo del Parco di La Maddalena.
L’Ente da quasi dieci anni attende la nomina di un presidente e continua ad andare avanti con una gestione provvisoria. Da cinque mesi manca pure quella. Il mandato dell’ultimo commissario è scaduto nell’agosto del 2024. E se per il parco di La Maddalena il posto di commissario è riservato al partito di Forza Italia, il parco Geominerario spetta alla Lega. L’ultimo nome, quello del leghista Michele Ennas, è stato depennato perché dichiarato incompatibile.
«Il ritiro dei decreti di nomina dei commissari dei parchi nazionali in Sardegna è un mix di arroganza e di superficialità. Al tentativo di nominare commissari senza intesa, la Regione ha risposto con schiena diritta rammentando che ci sono ampie sentenze che confermano l’obbligo di cercare di condividere le scelte tra Governo e Regione», dichiarano i parlamentari Silvio Lai e Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione ambiente. «Non solo, alla guida dei parchi», aggiungono i deputati dem, «dove dovrebbero essere nominati dei presidenti e non dei commissari che dopo due anni e mezzo di governo non sono più giustificati, dovrebbero essere indicate figure competenti e adeguati a quanto i parchi nazionali devono rappresentare come biglietto da visita».
«Il problema è che, per questa destra e per questo governo, i parchi sono interessanti solo come posto da spartire e nella bulimia di farlo, si dimenticano delle norme vigenti e si mostrano per come sono», concludono i parlamentari Lai e Simiani.