Uras, sette consiglieri dimissionari ma il sindaco convoca il Consiglio comunale: è polemica
La richiesta alla Regione e al prefetto è di intervenire affinché venga garantito il rispetto delle norme e dei regolamenti vigentiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ancora qualche ora e si conoscerà il destino di Uras. Per le 18 di oggi, il sindaco Samuele Fenu ha convocato, in seduta straordinaria e urgente, il Consiglio comunale. All’ordine del giorno c’è sia la risposta ad un’interrogazione ma anche la surroga di un consigliere dimissionario. Al suo posto dovrebbe entrare Emanuela Urracci. Se così sarà, l'attività del governo, in stallo dallo scorso trenta settembre, quando sette consiglieri, 4 della maggioranza e 3 della minoranza, avevano deciso di mollare per divergenze con il primo cittadino, riprenderà.
In due settimane la Regione non si è pronunciata, tanto meno ha commissariato il Comune nonostante l’assenza dei numeri per continuare a governare: su 12 in sette infatti hanno mollato la poltrona. E cioè Luca Schirru, Paolo Porru, Rita Piras e Alberto Cera. Tutti ex assessori. E poi Anna Maria Dore, Antonio Melis e Salvatore Tuveri.
Le novità sono dell’ultima ora: poiché uno dei consiglieri dimessi, Tuveri, nelle dimissioni non avrebbe dato solo giustificazioni politiche ma anche di altra natura, il primo cittadino avrebbe deciso di convocare il Consiglio per la surroga.
Intanto questa mattina alcuni dei dimissionari hanno inviato alla Regione e al prefetto di Oristano una lunga lettera con la quale segnalano, a detta loro, le irregolarità circa la convocazione del consiglio Comunale di Uras viste le dimissioni “irrevocabili” di 7 consiglieri su 12.
«La surroga del consigliere dimissionario e convalida dell’eletto rappresenta un atto illegittimo per diverse ragioni - si legge - In primis il consiglio, a seguito delle dimissioni di sette consiglieri, si deve considerare sciolto in quanto le dimissioni della metà più uno dei consiglieri sono state contestuali». Ma non solo: «La convocazione del Consiglio è stata inviata solo a 5 consiglieri pertanto manca il requisito del quorum legale che prevede la presenza di almeno 6 consiglieri oltre il sindaco in totale violazione del testo unico e del regolamento consiliare».
Nel lunghissimo documento poi ricordano il caso del Comune di Perdaxius: «La Regione Sardegna nella relazione con ad oggetto lo scioglimento del Consiglio e nomina del commissario straordinario specifica che a seguito delle dimissioni di 7 consiglieri su 12 si determina l’ipotesi dello scioglimento del Consiglio Comunale, e che la convocazione senza il quorum legale previsto dal regolamento, ovvero 6 consiglieri, comporta lo scioglimento del consiglio comunale. Inoltre si ravvisa la tardività nella surroga in quanto deve essere effettuata entro e non oltre 10 giorni dalle dimissioni. Tali irregolarità compromettono il diritto dei consiglieri a esercitare pienamente il proprio mandato e rischiano di invalidare gli atti eventualmente adottati durante la seduta. Alla luce di quanto sopra esposto, si chiede cortesemente al prefetto di voler verificare la regolarità della procedura seguita e, se necessario, di intervenire affinché venga garantito il rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti».