Il Consiglio comunale è salvo, ma a Uras le polemiche continuano. Ieri, dopo le 21, dopo quindi la conclusione dell'assemblea durante la quale c'è stata la surroga di un consigliere dimissionario (Salvatore Tuveri) e l'ingresso della consigliera Emanuela Urracci, il Comune ha scelto i social per comunicare al paese e non solo quanto accaduto durante l'assemblea e il perché la Regione non ha sciolto il Consiglio nonostante le dimissioni, lo scorso trenta settembre, di sette consiglieri.

«Le motivazioni che hanno indotto tali dimissioni non sono risultate uniformi né condivise tra i consiglieri coinvolti, consentendo pertanto di procedere regolarmente alla surroga del consigliere dimissionario per motivi differenti da quelli per lo scioglimento del consiglio comunale, in conformità alle disposizioni normative vigenti - si legge nella nota - I motivi della maggioranza dei dimissionari vertono sulla mancata accettazione dell'avvicendamento della giunta e su questioni che normalmente vengono affrontate in una seduta ordinaria di consiglio. Le dimissioni pertanto si connotano come pretestuose e strumentali al fine unico di far decadere l'organo consiliare. La prospettiva di un commissariamento rispecchia interessi personali e politici piuttosto che il perseguimento dell'interesse pubblico. Si rileva altresì che il raggiungimento del numero di consiglieri dimissionari necessari sfrutta la situazione di un consigliere costretto a rassegnare le dimissioni per motivi differenti».

Il Consiglio ha anche elencato ciò che in due settimane di stallo l'amministrazione non è riuscita a portare avanti, tra cui il completamento della firma della convenzione con la Asl per concedere una sede differente ai medici Ascot.

«L'amministrazione Comunale nonostante tutto  - si legge ancora - ha mantenuto la propria stabilità, confermando l'impegno e la determinazione nel portare avanti le attività amministrative, con l'obiettivo primario di affrontare e risolvere le urgenti problematiche che affliggono la comunità, cercando di garantire continuità nell'azione di governo locale».

Intanto i missionari attendono di ricevere risposte dalla Regione per il mancato scioglimento del Consiglio, dopo aver inviato, ieri mattina, una nota specifica. La stessa documentazione è stata inviata anche al prefetto. 

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