A verificare lo stato di salute delle acque dell’Omodeo ora sarà una commissione di esperti. Lo scorso 20 febbraio si è infatti ufficialmente insediata la Segreteria tecnica per il Contratto di Lago Omodeo, con il compito di redigere i documenti necessari alla sua stipula e tutti gli studi scientifici necessari a valutare appunto lo stato delle acque del lago e le criticità influenti anche su larga scala. In particolare dovrà definire le azioni e misure di bonifica e qualificazione del bacino artificiale in stretta correlazione con le esigenze e i fabbisogni delle cittadinanze e dei territori di riferimento emergenti dal processo partecipativo avviato e che proseguirà affiancando i lavori della stessa Segreteria.

Di quest’ultima fanno parte: Elena Dai Prà (Università degli Studi di Trento) che svolge il ruolo di coordinatrice della Segreteria Tecnica, Antonella Lugliè (Università degli Studi di Sassari – DADU Laboratorio di Ecologia) con Nicola Sechi (Università degli Studi di Sassari), Giuseppe Scanu (SER. PRO. SRLS) e Angelo Besana (Università degli Studi di Trento), insieme ai rappresentanti dei sindaci delle Unioni di Comuni interessate (i sindaci di Fordongianus, Sedilo e  Sorradile), oltre il presidente dell’Unione dei Comuni del Guilcier.  

«La costituzione della Segreteria Tecnica segna l’inizio di una fase cruciale per l’intera iniziativa e permetterà di portare a compimento quanto definito nel processo di programmazione negoziata e partecipata sul quale lo stesso Contratto di Lago si basa», spiegano dal gruppo al lavoro. E proseguono: «La sottoscrizione del Contratto di Lago Omodeo si qualifica come un processo di programmazione partecipata che coinvolge attivamente le cittadinanze e i territori di riferimento, in linea con quanto illustrato dalla Carta nazionale dei Contratti di fiume del 2012. Quest’ultima definisce tali processi come intrinsecamente collegati con le peculiarità dei bacini idrografici e dei territori limitrofi, pertanto l’elaborazione dei Contratti di lago è necessariamente definita in stretta correlazione con le esigenze e i fabbisogni delle cittadinanze e dei territori di riferimento. È in tale ottica che le Unioni dei Comuni del Guilcier e del Barigadu hanno deciso di coinvolgere i portatori di interesse locali in un percorso di confronto e dialogo finalizzato a individuare strumenti, misure e azioni per la riqualificazione del bacino idrografico del lago Omodeo».

Il fine è quello di «costruire una vera e propria democrazia locale partecipata intorno al progetto, permettendo alle comunità e ai cittadini di diventare parti integranti delle politiche di sviluppo e rilancio del territorio».

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