Un progetto dedicato ai pescatori
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Storia e futuro delle lagune al centro del progetto “Dopo Baroni in laguna: stagni, pescatori e comunità dell’Oristanese fra gli anni ’60-’70 e il XXI secolo. Fra realtà e immaginario, memorie, culture, la lingua sarda, il lessico lagunare”, presentato lunedì ad Oristano nella sede di Legacoop. A promuovere l’iniziativa l’associazione Paesaggio Gramsci con il contributo della Regione. Grazie ad un emendamento proposto dal consigliere regionale Salvatore Cau, sindaco di Neoneli e componente della V Commissione Attività produttive e sostenuto da Orizzonte Comune, il progetto ha ottenuto un finanziamento di 100.000 euro dalla Finanziaria 2025. Le attività coinvolgeranno storici, giovani ricercatori e comunità locali nella raccolta di testimonianze e documenti e prevedono la produzione di materiali audiovisivi con l’obiettivo di restituire dignità e centralità ai pescatori ed alle loro famiglie. «Questa ricerca nasce da un bisogno profondo, emerso anche durante i sopralluoghi della Commissione nelle lagune: quello di capire e valorizzare un mondo che è stato protagonista della storia economica e sociale della Sardegna, ma che oggi rischia di essere dimenticato», spiega Salvatore Cau. E prosegue: «Dare voce ai pescatori, raccontare le loro vite, la loro lingua, il loro lavoro e le trasformazioni degli stagni è un atto politico e culturale importante, che restituisce prospettiva e dignità a un pezzo fondamentale del nostro territorio e della nostra economia». Alla presentazione erano presenti i rappresentanti delle cooperative di pesca, il presidente di Legacoop Gabriele Chessa, gli amministratori dei comuni lagunari, i consiglieri regionali Antonio Solinas ed Alessandro Solinas, il presidente dell’associazione Paesaggio Gramsci Umberto Cocco, l’architetto Rossella Sanna, e i docenti Valeria Deplano e Giuseppe Melis dell’Università di Cagliari, che guideranno il coordinamento scientifico delle attività.