Potrebbe essere  arrivato finalmente a conclusione il tortuoso iter per  avviare  i lavori di riqualificazione della ex cantina sociale di Terralba.  Con una determina a firma del dirigente del settore Ambiente  Raffaele Melette la Provincia ha stabilito che la variante al piano urbanistico, funzionale al programma integrato di riordino urbano, non sarà assoggettata a valutazione ambientale strategica. Poi ci sarà un passaggio  in Consiglio, ma   si tratterebbe degli ultimi  atti necessari per avviare concretamente il percorso di rigenerazione dell’immobile, situato tra via Marceddì e via Andrea Doria, progetto ambizioso che punta a coniugare memoria storica e futuro sostenibile.

«Vogliamo restituire alla collettività»,  dichiara  il sindaco Sandro Pili, «uno spazio identitario, trasformandolo in un luogo di cultura, incontro e valorizzazione dei prodotti locali». La variante prevede la riclassificazione urbanistica del lotto principale come zona servizi generali,  destinata ad accogliere funzioni culturali (come un teatro e centro congressi), ricettive e commerciali, mantenendo una piccola parte a destinazione produttiva. Nell’area dell’ex depuratore, invece, si realizzeranno parcheggi e nuove aree verdi.

Il progetto è in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030, favorendo l’accessibilità, la resilienza urbana e la riduzione del consumo di suolo. L’iter ha coinvolto numerosi enti e soggetti competenti in materia ambientale, i cui pareri – tutti favorevoli – hanno permesso di escludere impatti significativi sull’ambiente. Tuttavia, resta centrale l’attenzione al rischio idraulico e e per  garantire la sicurezza, sarà obbligatoria la realizzazione di due vasche di laminazione e l’utilizzo di pavimentazioni drenanti e tecnologie edilizie sostenibili.

Il Comune ha già ottenuto un primo finanziamento regionale di 1,15 milioni di euro grazie alla partecipazione a un bando del 2018, ma le risorse non basteranno. «Chiederemo ulteriori fondi alla Regione e parteciperemo a bandi europei»,  conferma il sindaco, «la progettazione esecutiva del primo lotto richiederà ancora tempo, ma  contiamo di iniziare con interventi di messa in sicurezza e riqualificazione parziale nel giro di un anno».

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