Terralba, in corso opere da 5 milioni di euro per il ponte di Marceddì
Prevista una riqualificazione competa della struttura, che sarà anche illuminata e protetta da un guardrail di ultima generazionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’intervento è destinato a cambiare completamente entro un anno il volto del ponte di Marceddì. È questo l’obiettivo dell’amministrazione comunale dopo l’inizio dei lavori, partiti ora a fine estate per non interferire con il flusso di veicoli diretto verso la Costa Verde.
Attese da decenni, le opere programmate prevedono una riqualificazione completa dell’infrastruttura, resa più sicura, illuminata e protetta da guardrail di ultima generazione. Il progetto, dal valore di 5 milioni di euro, rappresenta il secondo lotto di un piano più ampio, dopo il primo intervento da 1,2 milioni che ha già garantito la messa in sicurezza di parte dei 300 piloni che sostengono il ponte lungo oltre un chilometro.
«Si tratta di un’opera fondamentale non solo per Terralba, ma per buona parte della Sardegna – sottolinea il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Andrea Grussu –. Le risorse arrivano da un finanziamento regionale sollecitato dal consigliere del territorio Emanuele Cera e reso disponibile dall’assessorato ai Lavori pubblici guidato allora da Pierluigi Saiu».
Il nuovo ponte sarà leggermente allargato, pur mantenendo il senso unico di marcia. Per agevolare il transito entrerà in funzione un innovativo impianto semaforico intelligente, capace di analizzare i flussi di traffico e ridurre al minimo le attese. Una tecnologia che promette di eliminare le code e rendere più scorrevole la viabilità in un punto nevralgico della viabilità territoriale.
«Vista l’importanza e le caratteristiche dell’intervento – avverte il sindaco Sandro Pili- si potrebbe rendere necessaria la chiusura momentanea del ponte, ma ovviamente si cercherà di ridurre al minimo i disagi».
Non solo sicurezza stradale: l’intervento guarda anche al mare e alla laguna. Così come avvenuto nel lotto precedente, grande attenzione sarà rivolta ai lavori sotto il ponte, con benefici diretti per il Consorzio pesca di Marceddì. Le opere subacquee, condotte da personale specializzato, prevedono nuove forature e l’apertura di finestrelle idrauliche che favoriranno il ricambio d’acqua tra lo stagno e il mare.
Un’operazione che contribuirà al ripopolamento ittico e al miglioramento della biodiversità. Che consentiranno di ossigenare la terza peschiera e lo stagno di San Giovanni, garantendo la sopravvivenza del pescato e delle attrezzature, spesso compromesse dalle grosse fiumare. Inoltre si potrà assistere al ritorno della posidonia, neutralizzata dalla diga negli ultimi anni.