Aziende in ginocchio, lacrime amare per i sedilesi.

I danni sono immensi, ancora in fase di quantificazione.

All'appello mancano ancora cavalli, fuggiti terrorizzati dalle fiamme. E' successo a Franco Manca, allevatore e titolare di una scuola ippica: "I danni che abbiamo subito sono enormi, spero almeno di trovare i cavalli. Tra quelli che al momento non si trovano c'era anche una fattrice".

Devastazione nella sua azienda come in tante altre. "Il fuoco nella mia azienda ha distrutto oltre trenta ettari - prosegue Manca -. Non c'è più nulla, il deserto. I muretti a secco che segnavano i confini sono tutti crollati. Sono momenti bruttissimi. Sabato è stato terribile, da noi non c'era nessuno. Erano tutti impegnati su un altro fronte e siamo rimasti soli. Quando il fuoco si è avvicinato ho mandato via mio cugino e mio figlio. Ho cercato di mettere gli animali in salvo ma alcuni cavalli sono scappati".

Danni importanti anche nell'azienda di Antonio Giovanni Carta. Sono morti sette agnelli ed un paio di arieti. Una cinquantina di pecore sono rimaste ferite. "Sono riuscito a salvare le mucche e vitelli e con altri abbiamo dato una mano ad un amico a salvare i cavalli - racconta Carta -. Non sono riuscito nemmeno ad arrivare in azienda a Lure.

Sono andati bruciati più di dieci ettari di terreno, distrutti i muri di confine. Ancora non ho quantificato i danni ma sono importanti. Tutti a Sedilo ne abbiamo subito".

Dal sindaco Alessio Petretto l'invito alla popolazione a reagire. E precisa: "Stiamo aspettando i tecnici di Argea per valutare più attentamente i danni nelle singole aziende".
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