Scano Montiferro, no al Polo Scolastico globale proposto da Bosa
Al teatro Nonnu Mannu i sindaci del territorio del Montiferru occidentale e della Planargia si sono espressi in maniera decisaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il Montiferru e anche la Planargia dicono no al polo scolastico unico che intende realizzare Bosa. Al teatro Nonnu Mannu di Scano ieri sera, i sindaci del territorio del Montiferru occidentale e della Planargia si sono espressi in maniera decisa per contrastare la proposta dell’amministrazione comunale bosana, guidata da Alfonso Marras, che vorrebbe istituire un istituto globale che inevitabilmente andrebbe a sopprimere le autonomie scolastiche locali: «Porterebbe al collasso la già fragile istituzione scolastica, compromettendo la qualità della didattica, mettendo in serio pericolo diversi posti di lavoro. Un insulto alla democrazia», sbotta il sindaco di Scano Antoni Flore Motzo.
A Scano c’era un intero territorio: i sindaci di Scano Montiferru, Sennariolo, Flussio, Tinnura, Sagama, Modolo, Tresnuraghes e Magomadas, poi le istituzioni scolastiche, le rappresentanze sindacali, il Presidente della Provincia di Oristano Pireddu, diversi consiglieri provinciali e il consigliere regionale Loi, che hanno espresso un chiaro No al progetto scolastico.
È stata «una risposta istituzionale forte alle pretese egemoniche di certa politica che vorrebbe radere al suolo le nostre comunità. Ché l’argomento è sempre uno, che si tratti di scuola, di acqua bene pubblico, di speculazione energetica: i paesi devono esistere e devono lottare uniti per tutelarsi, per garantire ai nostri figli il diritto di poter vivere qui e non altrove», aggiunge Flore Motzo.
Già le rappresentanze sindacali scolastiche avevano espresso contrarietà perché: «l’accorpamento in un unico istituto comprendente scolari dall’infanzia fino alla maturità, creerebbe una realtà scolastica difficile da gestire, troppo complessa che potrebbe inficiare sull’offerta didattica».
