Il Comune di Scano di Montiferro fa fronte all’emergenza idrica. Una squadra di operai sta intervenendo per risolvere le perdite di s’Ozu de Lavru e Salàgioro. Per il perdurare dei lavori è stata chiusa momentaneamente la linea idrica che porta l’acqua anche nel centro abitato. «Stiamo risolvendo il problema e ripristineremo il servizio quanto prima», precisa il sindaco Antoni Flore Motzo.

 Appena qualche giorno fa il primo cittadino aveva dichiarato lo stato di calamità naturale per siccità. Le scarse piogge invernali e primaverili non hanno alimentato le falde acquifere. Questo atto ufficiale «ci faciliterà nel richiedere interventi maggiori e più incisivi per la nostra comunità», sottolinea Flore Motzo.

Dalle sorgenti di Sant’Antioco, notoriamente abbondanti fino a 100 litri al secondo a pieno regime, stanno sgorgando appena 35 litri al secondo, vicino al minimo storico. L’altro acquedotto di Mata de Arghentu sta resistendo e infatti il Comune sta cercando di convogliare una maggiore quantità di acqua su questa linea. Intanto l’abbeveratoio di Iscala Rùgia è stato munito di rubinetto per non sprecare l'acqua.

Per preservare l’acqua per il consumo umano e per gli animali d’allevamento, inoltre, il sindaco ha emesso ordinanza per limitare l’utilizzo della preziosa risorsa: erogazione di mille litri il massimo prelevabile in un giorno per il solo uso zootecnico, nelle mattinate di lunedì, mercoledì e venerdì. «Ce la faremo ma ognuno di noi deve fare la sua parte», chiude Motzo.

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