Santu Lussurgiu, San Leonardo tra incuria e lavori in corso: l’opposizione attacca
La borgata con le sette sorgenti senz’acqua e il parco chiuso: «Se non ci fosse internet sarebbe il deserto»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Incuria, degrado, sporcizia, la borgata di San Leonardo se la passa davvero male. Sempre più spopolata, parco chiuso per lavori di riqualificazione, le sette sorgenti senz’acqua, bagni pubblici chiusi. Se non fossero attive linea telefonica e internet sarebbe il deserto. I visitatori trovano solo due attività commerciali attive, di cui una apre solamente i fine settimana. Eroi, in questa landa desolata, che cercano quantomeno di erogare qualche servizio ai turisti e di non farli sentire smarriti.
A denunciare il desolante scenario lussurgesi e tanti visitatori affezionati della bella borgata montana, un tempo rinomata località di villeggiatura, apprezzata in tutta l'Isola, ma di quell’epopea d’oro non è rimasto più nulla.
L'opposizione in consiglio comunale capitanata da Giovanni Matta ha segnalato più volte questo stato di abbandono ma è rimasta inascoltata: «mai come stavolta la borgata montana è trascurata e senza l’attrazione principale l’acqua: è un fatto ormai assodato che per l’amministrazione comunale i frequentatori di San Leonardo non sono graditi. Le sorgenti non danno acqua e ora il parco non è agibile per lavori in corso. San Leonardo abbisogna di riqualificazione importante, perché in 10 anni di questa amministrazione il borgo è in progressivo degrado. Ben venga l’intervento di recupero per restituire il borgo alla fama acquisita nel corso degli anni e ridare allo stesso il decoro ormai perduto».
L'amministrazione comunale di Diego Loi ha avviato ultimamente diversi interventi di manutenzione e riqualificazione per la borgata. Da qualche giorno sono iniziati i lavori di riqualificazione del parco storico, per 46mila euro. Ad aprile scorso l'intervento la messa in sicurezza di una parte del parco con la potatura e bonifica delle piante cadute prima di Pasqua, con uno stanziamento di 50mila euro. Per risolvere la problematica questione del deficit d’acqua nella borgata di San Leonardo l'esecutivo Loi ha stanziato altre 50mila euro. Entro breve tempo dovrebbero partire pure i lavori di realizzazione del depuratore nella borgata.
I lavori in corso però in questo periodo sollevano i dubbi di Matta: «perché proprio ora? Perché la riqualificazione del parco non è stata fatta nei periodi di bassa frequenza mentre oggi già molte famiglie cercano un po’ di frescura. Fa uno strano effetto non poter godere delle rinomate acque sorgive di San Leonardo, perché le fontanelle sono in secca, mentre a poca distanza il ronzio degli impianti d’imbottigliamento marciano senza sosta. A quanto pare per l’amministrazione Loi l’acqua è preferibile in bottiglia con etichetta», chiude caustico Matta.