Samugheo, l'assessore alla sanità Carlo Doria incontra amministratori e comitati
Impegni e buone intenzioni che non sono serviti però a scongiurare la marcia su Oristano in programma venerdì 17Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Davanti a una platea ricca come non mai di amministratori locali, comitati e cittadini, l’assessore Carlo Doria ha illustrato stamattina a Samugheo la sua ricetta per migliorare la sanità territoriale.
Impegni e buone intenzioni che non sono serviti però a scongiurare la marcia su Oristano in programma venerdì 17 e promossa dalla sezione locale del comitato Sos Sanità Barbagia Mandrolisai. Il portavoce Antonello Meloni ha precisato come la manifestazione «non sia contro l’assessore o il direttore generale della Asl, ma intende risvegliare le coscienze di tutti, perché sia il popolo a ribellarsi e lottare per il diritto alla salute».
Al centro delle rivendicazioni da parte degli intervenuti, non poteva che esserci la carenza dei medici di base, dei pediatri di libera scelta, di alcune branche della medicina specialistica ambulatoriale.
Alle parole dell’assessore è seguito un confronto a più voci coordinato dal sindaco Basilio Patta, dove l’unica critica è stata quella del sindaco di Neoneli Salvatore Cau. «Conosco la sua fama per le competenze professionali, apprezzo anche le idee che ci ha spiegato, però credo che abbia un peccato originale: quello di far parte di un’amministrazione fallimentare. Per onestà intellettuale devo dire che il problema dei medici di base è la conseguenza naturale di decenni di politiche nazionali sbagliate, ma in questi 4 anni in Sardegna la situazione della sanità è implosa per mancanza di competenze e di visione politica».
In precedenza Doria era partito da lontano. «La normativa nazionale – ha spiegato – non ci consente di avere le mani libere per ottimizzare le risorse in campo secondo una strategia unitaria». Confermando il massimo impegno a venir incontro alle esigenze della popolazione attraverso provvedimenti ordinari ed emergenziali, ha elencato gli strumenti di legge ordinari ed emergenziali di cui intende servirsi.
«Dopo il bando delle sedi carenti di medicina generale, abbiamo adottato l’intesa con il tavolo sindacale regionale per l’assegnazione dei contributi per le sedi disagiate e disagiatissime, al fine di incentivare i medici ad accettarle. Domani – ha evidenziato - si aprirà il tavolo regionale con i sindacati di categoria del ruolo unico della medicina generale per il rinnovo dell’Accordo Integrativo Regionale fermo dal 2010. Nelle aree a forte disagio per carenza di medici, abbiamo adottato un modello sperimentale che stiamo collaudando nella Asl di Oristano, dove incentiviamo economicamente i medici di base, i colleghi della continuità assistenziale, i dirigenti medici dipendenti della Asl e, qualora fossero necessari, anche i medici-chirurghi non dipendenti, che verrebbero temporaneamente convenzionati per coprire le sedi carenti fino alla nomina di un medico titolare o provvisorio. Un grande contributo alla medicina generale – ha concluso Doria - verrà anche dai circa 180 giovani iscritti al corso di specializzazione che potranno, già dal primo anno, avere 1000 pazienti».