Circa 40mila euro in dieci mesi. È questa la cifra che un’impiegata delle poste dell’Oristanese ha sottratto da vari conti correnti e Postepay, sostituendosi ai clienti, chiudendo carte, impossessandosi del denaro fingendo operazioni non andate a buon fine. La donna è stata scoperta dai carabinieri e sospesa dal servizio, con provvedimento emesso del Gip del tribunale di Oristano.Indagata per episodi di peculato (le Poste anche se privatizzate sono considerate ancora come un ente pubblico) e sostituzione di persona, si sarebbe appropriata, secondo i carabinieri delle Stazioni di Ghilarza e Abbasanta che hanno condotto le indagini, di circa 40 mila euro.

Tra le vittime, soprattutto anziani, disabili e stranieri. Le indagini sono partite nei primi mesi del 2024, a seguito di numerose denunce presentare dalle vittime. Secondo quanto ricostruito, la donna, in certi casi, «estingueva le carte Postepay alle vittime e utilizzando documenti o copie di documenti già in suo possesso, si sostituiva ai correntisti accendendo libretti postali e prelevandone somme che lei stessa aveva fatto confluire - spiegano dall'Arma - In altri casi si appropriava indebitamente di somme di denaro intestate a diversi correntisti simulando operazioni che, a fronte di richieste di spiegazioni, asseriva non essere andate a buon fine».

Le denunce sono partite quando le vittime si sono accorte dei soldi mancanti. In certe occasioni – come spiegano i carabinieri – «è stato accertato che l'indagata, per sviare eventuali indagini aveva utilizzato le postazioni di lavoro di altri suoi colleghi assenti». Inoltre le vittime erano spesso anziani, persone fragili e vulnerabili. In alcuni casi si è trattato di un cliente cinese o un non udente.

Nel corso della perquisizione domiciliare è stato trovato del materiale utile per le indagini, come una carta d’identità e una tessera sanitaria intestata a una terza persona, oltre a fotocopie di documenti e un’agenda con numeri di carte abbinati ai nomi dei rispettivi titolari.

(Unioneonline/v.f.)

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