Nella documentazione inviata in Regione da via Carboni con la proposta di dimensionamento scolastico 2026-27 della Provincia di Oristano, c’è la richiesta forte e chiara di non attuare nessun taglio di autonomie scolastiche.

La conferenza provinciale scolastica, presieduta dal presidente Paolo Pireddu, ha votato all’unanimità un piano che non deve toccare nessuna dirigenza. Le quasi tre ore di riunione si sono risolte dunque con la richiesta di mantenere lo status quo, considerato che la conferenza ha dichiarato anche “irricevibile” la richiesta presentata dal sindaco di Ghilarza Stefano Licheri ed avanzata dall’Unione dei Comuni del Guilcier al fine di istituire un Globale per Ghilarza e il ripristino del Comprensivo di Abbasanta.

Sulla questione si è registrato un lungo dibattito ed una sospensione  perché a quel punto alcuni territori avrebbero potuto avanzare uguali richieste. Alla fine la rivendicazione dell’aumento di autonomie è rimasta lettera morta, anche se inserita nella documentazione. 

Il passaggio più importante rispetto alle polemiche della vigilia è stato il dietrofront del Comune di Bosa rispetto alla richiesta di istituire un polo unico scolastico per la Planargia.

Il sindaco di Bosa, Alfonso Marras, pur ritirando la proposta ha difeso il progetto spiegandone i punti fondanti e i vantaggi, ma riconoscendo tuttavia “la necessità di approfondire il tema riaprendo il confronto e il dialogo con tutti i soggetti istituzionali e non coinvolti. Una proposta ambiziosa – ha spiegato Marras – che a mio modo di vedere avrebbe dato i suoi frutti nel tempo e avrebbe potuto garantire maggiore autonomia scolastica, maggiore programmazione e avrebbe evitato tagli che nel futuro potrebbero costituire un’eventualità per i nostri istituti scolastici, alla luce della continua diminuzione della natalità e della conseguente diminuzione del numero degli alunni”.

Segnale di apertura raccolto favorevolmente dal presidente dell’Unione dei Comuni della Planargia e sindaco di Flussio Giovanni Antioco Zucca: “Ringraziamo il sindaco di Bosa per aver ritirato la proposta che rischiava di dividere il territorio. Ora possiamo nuovamente riunirci intorno ad un tavolo e ragionare per trovare una posizione unitaria”.

Anche i sindaci di Sagama Giovanni Antonio Cuccui, di Suni Massimo Falchi e di Tresnuraghes Gianluigi Mastinu hanno apprezzato il passo indietro di Bosa evidenziando “gli investimenti che sono stati fatti in tutte le scuole negli anni scorsi e che il globale ne avrebbe causato la chiusura”.

Pensiero condiviso dal consigliere provinciale bosano Angelo Masala: “Alla fine hanno prevalso il buonsenso e l’ascolto per chi vive la scuola tutti i giorni. Mi auguro che per le prossime volte – osserva Masala – valga la condivisione e l’ascolto quale modalità di rapporto perché le fughe in avanti sono sempre sconsigliate”.

Ora l’attesa è ovviamente per le decisioni della Regione. Secondo le linee guida regionali, l’oristanese non dovrebbe subire alcun taglio ma la cosa non è scontata. Il presidente Pireddu ha concluso la riunione con l’invito a tutti “di sensibilizzare i consiglieri regionali e i parlamentari, affinché si adoperino per la tutela delle autonomie della provincia”.

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